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backCampionato di Allevamento 2009. Adulte femmine. Commenti e foto.

Classe con 55 soggetti presentati, 10 ottengono il titolo di Auslese, 37 l'eccellente, 1 il molto buono, 5 risultano ritirate e 2 non terminano il giudizio. Ho osservato la classe, senza catalogo ed evitando di guardare chi fossero i portatori, mentre le cagne giravano nell'intero stadio, per la prova dello sparo. Devo dire che ho trovato la classe di qualità molto buona, senza grandissime differenze tra i soggetti. Penso che nelle fotografie, dove ho volutamente omesso di inserire il piazzamento in classifica, potrete farvi un'idea della gara ed anche della difficoltà a fare una classifica tra le eccellenti. A mio avviso, tra cagne che presentano posizioni di classifica diverse, compresi soggetti posizionati nel secondo gruppo di merito, la classifica è data da sfumature e dalla presenza di alcuni difetti ritenuti, in questo momento storico, abbastanza gravi (come le scorrettezze del posteriore, l'assetto anteriore non corretto o la taglia anche se, rispetto allo scorso anno, non mi pare di aver visto soggetti molto grandi). Salvatore Capetti, giudice della classe, nella giornata di venerdì ha assistito a tutte le prove di difesa delle cagne (nessuna esclusa...in pratica non si è mai mosso dal gazebo dove si trovavano anche i figuranti). Osservazione che, a suo dire, gli consentiva non solo di valutare le qualità caratteriali ( nel morso e, soprattutto, nell'atteggiamento complessivo), ma anche di cogliere i vari aspetti morfologici dei singoli soggetti. Nell'assegnazione dei titoli non ci sono state grosse sorprese rispetto ai giudizi già espressi da Capetti nei vari raduni (almeno a saper ascoltare con attenzione), il numero piuttosto alto di cagne titolate forse si poteva giustificare con la qualità della classe, anche se, a mio avviso, resta un tantino eccessivo. Capetti è apparso molto concentrato e forse anche un po' troppo teso, ancor prima delle intemperanze della claque sugli spalti. A mio avviso qualche sbavatura nella classifica delle eccellenti c'è stata, sbavatura umana e fisiologica in una competizione così importante. In alcuni casi alcuni posizioni arretrate che, a chi osservava dagli spalti, potevano essere considerate eccessivamente penalizzanti, rispetto alla qualità delle cagne, avevano valide motivazioni (ad esempio la bella Vanja dell'Isola di Megaride, penalizzata per un posteriore troppo scorretto, in un momento storico dell'allevamento in cui il posteriore è uno dei problemi segnalati tra quelli a cui porre maggiore attenzione), in altri casi si sono visti soggetti che, con lo stesso giudice, si erano confrontate nei raduni, ottenere posizioni molto diverse: Perla del Colle Guasco e Beatrice, rispettivamente prima e seconda classificate al raduno di Reggio Emilia, ma con una parte di gara condotta in testa da Beatrice, Yasmin dell'Antico Maniero e Bell del Timius che, al raduno di Aprilia, avevano terminato la gara davanti a Emi dei Lupi della Maddalena, Puma di Turboland che, sesta al Gorrieri, aveva battuto non tanto Asia di Torrelunga (settima in quella gara ma penalizzata per le condizioni di forma) quanto Carol del Seprio (8) e Amira di Val del Lambro (12), . Premesso che ho visto personalmente alcune di queste gare e, in diversi casi, alcuni piazzamenti sono stati determinati dalle condizioni di forma non ottimali di alcuni soggetti, direi che si è visto a questo Campionato un metro di giudizio un po' diverso rispetto a quello utilizzato nei raduni e un'attenzione maggiore, sia nelle valutazioni da fermo che durante la gara, su tutta una serie di problematiche zootecniche. Ho poco compreso i piazzamenti delle cagne inserite tra i migliori attacchi. In particolare Asia del Colle Verde, che aveva a questo campionato una figlia Promessa SAS e poteva stare tra le prime eccellenti (anche se hanno inciso sul piazzamento le catastrofiche condizioni di forma e la taglia non certo media) , Dida del Palatium Parvum che, per la prova di attacco e le due figlie di qualità da due padri diversi, non presentate a questo campionato ma viste in diversi raduni, avrebbe meritato di rientrare almeno nelle venti eccellenti, Nina di Ca' Venier che mi è parso sia stata giudicata solo per le caratteristiche morfologiche,non tenendo conto del miglior attacco tra tutte le partecipanti. Da apprezzare il fatto che Capetti valuti sempre e comunque il cane, a prescindere dall'affisso o dal conduttore e non si faccia problemi a mettere in discussione anche i suoi stessi giudizi . Continuo a pensare che resti uno dei nostri giudici più attenti, rispettosi dello standard e meno influenzabile.
Per quanto riguarda lo svolgimento della gara, da segnalare il ritiro, per motivi fisici, di Dolly Karlsfelder Hof, soggetto partito tra la Auslese e che ha poi ceduto in movimento, sino ad aver bisogno dell'intervento del veterinario. Ritirata anche Ina degli Achei, anche lei partita in ottima posizione. La gara si è svolta al passo, ad un'andatura non eccessiva ma costante, con in testa per quasi tutta la gara la terza Auslese dello scorso anno, Flora della Gens Pontina. Credo che lo svolgimento della gara e la freschezza dimostrata da Flora sino alla fine della competizione siano un'evidente riprova (a meno di non voler essere solo dei tifosi) della funzionalità di questo soggetto , di cui Capetti ha da sempre apprezzato il movimento ampio e privo di forzo. Ho trovato deplorevoli le contestazioni messe in scena dalla claque di tifosi sugli spalti, che, tra l'altro, sbagliando clamorosamente i tempi, hanno cominciato a fischiare ancor prima che gli spareggi al fuss avessero termine. Personalmente ritengo che Flora abbia dimostrato, proprio a questo Campionato, le motivazioni per cui Capetti, pur vedendo il torace al limite e una linea dorsale interrotta da una groppa non ideale, abbia da sempre premiato questa cagna. Vorrei far notare (credo sia visibile in un paio di fotografie) come il conduttore abbia spesso tenuto il guinzaglio quasi molle, non esercitando alcuna correzione o trazione di sorta. E Flora, senza alcun intervento del guinzaglio, ha mantenuto un'andatura armonica, bilanciata, costante, cosa rarissima da vedersi in questi tempi moderni di cani che si muovono grazie al conduttore più che all'equilibrio della costruzione e delle proporzioni. Complimenti inoltre al proprietario Umberto Cipriani per aver personalmente condotto Flora in terzo brevetto (indispensabile ad un soggetto già Auslese per poter partecipare un'altra volta al Campionato).
Siegerin della classe, dopo aver condotto quasi tutta la gara in seconda posizione, il "gioiellino" (definizione data da Capetti ad Aprilia) Blanka della Gens Pontina. Un soggetto di cui ho ampiamente parlato in occasione dei vari raduni (e che quest'anno è stata il cane che più mi ha colpito, sia nei raduni italiani che in quelli tedeschi, così come alla Siegerschau, dove ha terminato la gara 12esima eccellente) e che il giudice Capetti aveva già particolarmente apprezzato al campionato dello scorso anno, in classe giovani (dove, giudice Paffoni, ottenne il titolo di 5 Promessa Sas). Blanka, presentata in ottime condizioni di forma, ha condotto una gara perfetta, reggendo il ritmo della prima. Penso che Capetti avesse già ben presente che Blanka sarebbe stata la Siegerin di questo Campionato (al raduno di Aprilia, al microfono, aveva detto di essere stato molto in dubbio tra Flora, prima classificata e Blanka, seconda), ma abbia voluto non tanto rispettare il titolo precedentemente assegnato, quanto dare la possibilità, al pubblico, di comprendere come la sua predilezione per Flora non fosse un capriccio "alla capetti", ma fosse basata su valide motivazioni zootecniche, specie in questo periodo storico. Poi, trovando una cagna con un movimento ugualmente ben bilanciato anche se un po' meno ampio e con in più proporzioni corrette, ottima testa e grande tipicità, è chiaro che questa debba prevalere. Sbaglia (e non conosce Capetti) chi ha pensato che lo spostamento finale di Blanka sia stato influenzato dai fischi che una parte del pubblico indirizzava alla cagna in testa. Anche per Blanka da apprezzare l'ottimo lavoro fatto dal coproprietario Marco Loseto che ha curato personalmente la preparazione e la presentazione ai brevetti.
Terza Auslese SAS Gerry Val Reina, Siegerin lo scorso anno in classe giovani e 8 eccellente alla Siegerschau di Ulm. Soggetto molto noto, che Capetti non aveva mai giudicato personalmente, e che si è sempre distinta in tutti i raduni a cui ha preso parte. Un buon numero degli appartenti alla claque che ha fischiato la performance di Flora penso sia stata di tifosi di questa cagna per la quale si invocava anche il "rispetto dei risultati". Personalmente ritengo che un terzo Auslese, per una cagna giovane, sia da considerare un ottimo risultato e mi sono stupita dell'insoddisfazione dimostrata dal coproprietario e chiamatore di Reina quando mi sono avvicinata per fargli i miei complimenti. Reina è una cagna la cui linea materna è molto cara all'allevatore, discendendo la nonna Beba di Casa Aliverta da quel Gerry della Valcuvia, figlio di Lux de Valdovin, che ha dato il nome all'allevamento. Più "in classe" in adulti di quanto non lo fosse in cucciolone e in giovani, l'ho trovata maturata, asciutta e solida. Personalmente mi era piaciuta di più la conduzione di Nello Sole lo scorso anno rispetto a quella del presentatore tedesco, anche se la cagna si è, come consueto, molto ben espressa in movimento. Particolarmente brillante la prova al trotto veloce senza guinzaglio con Antonio Curcio che non si è fermato nonostante un piccolo "inconveniente tecnico" che lo ha costretto per metà giro a trattenere i pantaloni con la mano (complimenti per come ha affrontato la situazione, nel suo stile, senza inutili sceneggiate e con molta professionalità).
Quarta Auslese Odessa del Colle Guasco, un soggetto molto noto, già Auslese lo scorso anno, molto corretta, solida,con angoli bilanciati. Una cagna essenziale (dove il termine va considerato nella sua valenza positiva) che, in più,particolare non da poco, ha anche ottenuto per il secondo anno consecutivo il riconoscimento tra i migliori attacchi.
Quinta Auslese Raika Terrae Lupiae un soggetto che Capetti aveva già apprezzato lo scorso anno, posizionandola seconda eccellente (anche per la mancanza del secondo brevetto che non le consentiva comunque l'accesso al titolo). Sistemati i requisiti Raika ottiene meritatamente il titolo. Esattamente all'opposto della cagna che la precede, Raika si impone per la tracotanza della sua "immagine Wienerau". Migliorata, rispetto allo scorso anno, la solidità della linea superiore.
Sesta Auslese Asia di Torrelunga, la terza eccellente dello scorso anno a cui Capetti aveva "dato una lezione" al Gorrieri, mettendola in settima posizione, rimproverando ai proprietari di averla presentata in pessime condizioni di forma (troppo grassa) e di pelo. Già al raduno in Sicilia, rivista la cagna in condizioni migliori, le aveva fatto vincere la gara con un giudizio che già faceva presagire che sarebbe stata tra le papabili per il titolo al campionato. Anche Asia è una cagna grande, nel tipo paterno, con testa molto buona, espressiva e femminile, costruzione equilibrata con angoli anteriori buoni e angoli posteriori molto buoni, corrette proporzioni con un torace leggermente carico. Disturba un po' la tessitura di pelo, ma si tratta comunque di un peccato veniale per una cagna nel complesso di ottima qualità. La madre di Asia, Henja, proviene da cani di allevamento italiano provenienti dalle linee di Visum, Mark, Cim Ecknachtal.
Settima Auslese l'unica "sorpresa" tra i titoli, Dixi di Casa Massarelli. Siegerin delle giovanissime nel 2006 (giudice Luigi Noto), Dixi non era più stata presentata e, anche quest'anno, in Italia, non la si è mai vista nei raduni (errata corrige: Dixi è stata presentata il 9 luglio al sezionale SAS Cubulteria, dove ha ottenuto la prima posizione). A Capetti la cagna piacque molto quando la vide a Bagnolo e, ritrovatala nella sua classe adulte, non ha esitato ad inserirla tra le titolate, anche in virtù di alcuni pregi importanti in questo momento storico. Dixi, figlia dell'Auslese Waiko di Casa Massarelli per Alke (Astor di Casa Kaiser-Yen dell'Onda di Rial) è una cagna grande, nel tipo paterno, con testa robusta, un assetto anteriore molto buono, angoli posteriori non eccessivi.
Ottava Auslese Jasmine dell'Antico Maniero, ancora una cagna già quarta eccellente lo scorso anno e giudicata diverse volte da Capetti nei raduni che credo abbia anche apprezzato la sportività dei proprietari che hanno sempre presentato la cagna anche quando i soggetti a catalogo facevano chiaramente intendere non avrebbe potuto ottenere la prima posizione. Jasmine, una figlia dell'auslese italiano Pascha Zellwaldrand con una pregevole pigmentazione (specie per quanto riguarda la maschera) e con una taglia nello standard, proviene in linea materna da Savada di Fossombrone (Urk Wienerau per una figlia di Karo Tweelerland). E' un soggetto di media robustezza, con testa femminile ed espressiva, leggermente allungata, con angoli equilibrati. L'omero potrebbe essere più lungo e meglio inclinato, il movimento è efficace a tutte le andature.
Nona Auslese Emi dei Lupi della Maddalena, figlia di Ghandi dei Lupi della Maddalena con la bella figlia di Pascha Jahnhohe, Orin di Positano. Quinta Speranza SAS lo scorso anno, Emi è un soggetto di robustezza media, armonica, con testa femminile ed espressiva, molto dinamica in movimento, anche nella prova senza guinzaglio in cui dimostra anche un'ottimo affiatamento con il proprietario.
Decima Auslese Guia dei Colli di Uzzano, 4 Speranza SAS lo scorso anno, figlia di Scott Agrigento per Dora delle Cinque Terre (Valium Arminius-Arro Ulmental). Guia è una cagna grande (qualcosina di più delle altre, almeno questa è l'impressione vedendola in ring), robusta, con testa forte ma femminile a cui gioverebbe una maschera migliore, costruzione "moderna" con omero lungo ma che potrebbe essere più inclinato, angoli posteriori pronunciati, schiena solida, movimento prepotente.
Nel complesso le cagne titolate sono tutte giovani:poco più di due anni per Emi e Guia,non arrivano a tre anni la Siegerin Blanka e Reina, tre anni Jasmine, tre anni e mezzo per Raika, non ancora 4 anni per Asia e Odessa, 4 anni e mezzo per Flora. Rappresentano tipologie e linee di sangue abbastanza eterogenee anche quando provengono da ceppi simili (come, ad esempio, Asia e Jasmin).Manca tra le cagne titolate un soggetto proveniente da linee di sangue che si possano far risalire a Mutz (motivo forse del piazzamento di Perla del Colle Guasco a ridosso delle primissime, in una posizione più alta rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato ascoltando i giudizi nei raduni)
Nelle prime eccellenti:
Prima eccellente Perla del Colle Guasco, figlia di Dux de Cuatro Flores per la stessa mamma di Odessa e sorella di cucciolata dell'Auslese 2009 Pakros. Una cagna piuttosto grande, asciutta e solida, con buona testa e molto buona la costruzione generale, con un'omero che potrebbe essere più lungo e meglio inclinato. Ha un po' faticato a tenere il ritmo di questa gara, forse anche perchè troppo pesante.
Seconda eccellente Saskia di Casa Mary, figlia di Pakros Ulmental per una figlia di Max- un soggetto che Capetti giudicò ad un raduno in Friuli lo scorso anno, apprezzandone molto la taglia, la testa espressiva, la costruzione equilibrata. Partita nel novero delle titolate non ha avuto una resa in ring tale da consentirle di mantenere la posizione di partenza.
Terza eccellente Amira di Val del Lambro (Yanox Bad Boll per una figlia di Xadro Bad Boll) un soggetto grande, leggermente allungato con buone linee, testa robusta.
Quarta eccellente Yasmin del Rione Antico, figlia di Fimo degli Arvali per la stessa mamma di Arro Delori. Un soggetto molto pastoso, di taglia corretta, con costruzione equilibrata, senza eccessi
Quinta eccellente Tessy di Casa Paone, una figlia di Aiko Egauperle (Nero Nochbaltal) per una figlia di Apoll Ornis Bohemia che, allo scorso campionato, si era classificata 15esima eccellente, un soggetto robusto, con bella testa, corretta e solida.
Sesta eccellente Bania del Colle Guasco, già sesta eccellente anche lo scorso anno. Una figlia di Larus Batu per Fanta dei Patrizi (Michaland's Fox per Rommy dei Patrizi-Mark-). Cagna grande, con telaio di ampio respiro, leggermente allungata, angoli equilibrati.
Settima eccellente Fendi v. Maikhus, un soggetto che, se non ricordo male, ha recuperato diverse posizioni rispetto alla partenza e a cui Capetti ha dedicato un piccolo spazio al termine dei giudizi, chiamandola a parte ed elogiandone al microfono la taglia, la testa espressiva, la correttezza. Fendi è una figlia di Yenno Huhnegrab per Gaia di Casa Nobili (Saber Steffen Haus per, non casualmente, una figlia di Yen dell'Onda di Rial)
Ottava eccellente Bell del Timius una figlia di Rocco del Timius (Pascha Jahnhohe) per Quinny Ulmental (Zoltan Haus Geltinger), madre della 6 Speranza Odis del Colle Antico, 17esima eccellente lo scorso anno, Bell è un soggetto di media robustezza, con taglia corretta, testa femminile ed espressiva, asciutta e solida, con proporzioni molto buone

blanka cliccate sulla foto per le immagini della gara.

I risultati completi con i nomi dei genitori

Daniela Dondero 15 novembre 2009


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