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backCampionato di Allevamento 2009. Adulti maschi. Commenti e foto.

Classe con 60 soggetti presentati, 10 ottengono il titolo di Auslese, 34 l'eccellente, 1 l'insufficiente per aver morso un altro cane, 14 risultano ritirati, 1 non termina il giudizio. Così almeno dicono le classifiche appena pubblicate (il 27 novembre) sul sito ufficiale. Dalla relazione di Agatino Corvaia, giudice delle prove caratteriali, risultano presentati 66 soggetti, 60 che ottengono il Pronunciato, 2 il Presente e 4 l'Insufficiente. Nè le classifiche fornite ufficialmente dalla segreteria a fine campionato, nè quelle definitive , chiariscono quali siano i cani a non aver superato la prova caratteriale, inoltre vi sono cani che, pur presentati agli attacchi, non sono nella classifica. Speriamo che almeno con la pubblicazione della rivista si riesca ad avere un quadro più chiaro. Anche perchè un cane che ha fallito la prova di difesa non può risultare "ritirato con giustificazione".
Da sottolineare positivamente come anche il giudice Luigi Noto, al pari di Salvatore Capetti, abbia visionato i cani durante la prova di difesa.
Per quanto riguarda quanto visto in ring, tra i ritirati che hanno iniziato anche la prova in movimento nello stadio vi sono Henrito Huhnegrab, Straus dei Cimmeri (partito in sedicesima posizione), Urk della Valle del Liri, Zidane della Valle del Liri e Geroj Freijumps, un figlio di Nando Gollerweiher partito addirittura in settima posizione, quindi in pieno nei titolati, che si è ritirato per un problema fisico dopo il giro al trotto negli spareggi.
Classe di qualità media, con poco distacco qualitativo tra i cani presentati. Anche in questo caso un numero di titoli eccessivo, visti i cani presenti. Luigi Noto giudicava per la prima volta una classe lavoro maschi e si è trovato a giudicarla senza preavviso (la decisione di inserirlo in giuria è stata presa il 23 luglio) con solo un raduno ad Aprilia in agosto come possibilità per valutare in ring i soggetti che gli sarebbero stati presentati. Trattandosi di un giudice selezionatore e di esperienza ci si poteva aspettare un giudizio meno politicaly correct, ma la vicinanza delle elezioni penso abbia avuto un certo peso sia nella classifica che nell'esposizione finale al microfono, che ha rivelato le ottime qualità oratorie di Noto, ma che è sembrata troppo in odore di campagna elettorale; un po' fuori luogo il ricordare di aver ottenuto risultati con i propri soggetti e il ribadire che un giudice è sempre al servizio della società da chiunque venga chiamato (fuori luogo se fatto da chi, alla richiesta da parte del CDN a guida Verpelli, aveva risposto di aver già deciso di presentare propri cani), ci stava, invece, anche se argomento "politico", il ribadire la necessità (il dovere) da parte della società di premiare gli espositori del sud, sempre tra i più numerosi, con scelte logistiche meno scomode. Le spiegazioni sulle scelte zootecniche nel giudizio finale degli Auslese sono sembrate a volte un po' contradditorie (com'è ovvio fossero volendo non scontentare nessuno)ad esempio se correttamente si afferma che il campionato di allevamento è un momento di valutazione zootecnica e non una semplice gara allora non si capisce il perchè di certe partenze o di certi spostamenti per cani che avevano (o non avevano) dimostrato qualità riproduttive. Personalmente ho apprezzato che Noto abbia cercato di scegliere anche qualche soggetto giovane, proveniente dalla classe di Mantellini dello scorso anno, mentre ho capito meno i criteri zootecnici sia nelle scelte di alcuni Auslese, sia nella classifica degli eccellenti. I criteri politici, invece, sono parsi abbastanza chiari. Tutto sommato non ho ravvisato grandi differenze tra il giudizio dato da Noto quest'anno rispetto a quello di Pettinaroli del 2008. Rispettati gli Auslese uscenti, rispettati i cani con proprietari di peso politico, premiati alcuni cani scelti con reale convinzione, inseriti tra i primi eccellenti alcuni cani che avrebbero meritato comunque di più rispetto a quelli che li precedevano. Verrebbe da citare Tomasi di Lampedusa.
Rispetto a Pettinaroli Noto ha avuto la buona sorte di trovarsi un Sieger indiscutibile, altrimenti l'analogia avrebbe potuto dirsi completa. Questa la partenza dei primi venti: Vegas, Roy, Aron, Tuareg, Tex, Tony, Geroj, Xero, Mork, Chivas, Pakros, Hero, Ken, Ghandi, Dax, Straus, Indio, Norik, Don,Owen.
Indiscusso Sieger della classe Vegas du Haut Mansard che presenta a questo campionato anche un piccolo gruppo di riproduzione. Soggetto che non ha bisogno di commenti, sia per le caratteristiche anatomiche che per la realtà della sua riproduzione (anche se, come tutti gli stalloni, anche Vegas va utilizzato con consapevolezza). Mi dicono che il cane si trovi oggi in Italia e ciò potrebbe essere positivo per gli appassionati italiani anche se pare che il suo proprietario, Daniele Francioni, abbia stabilito un prezzo per la monta circa doppio rispetto a quello richiesto da altri cani italiani Auslese SV . Certo la richiesta c'è , visto che il cane pare copra addirittura anche due cagne diverse nella stessa giornata. Business is business.
Vicesieger della classe Aron della Terra dei Forti, già vicesieger con Meyer al Campionato italiano 2007, 5 in classe giovani alla Siegerschau 2005 e V2 a Braunschweig. Partito in terza posizione questo figlio di Mack Aducht ha guadagnato giustamente un posto negli spareggi al trotto, in virtù di un movimento molto dinamico e funzionale. Si tratta di un cane con una riproduzione a dir poco scarsa (anche se tale esiguità può essere imputata anche all'aver effettuato un numero limitato di monte e con cagne di non grandissimo livello) e questo avrebbe creato non pochi problemi al giudice della classe se non vi fosse stata la presenza di Vegas.
Terzo Auslese Roy Terrae Lupiae, già vicesieger lo scorso anno. Presentato a questo campionato in pessime condizioni (mi dicono che il cane non sia stato bene nella giornata di sabato e la domenica in ring si è visto un cane affaticato dopo i primissimi giri. Probabilmente sarebbe stato meglio, per rispetto del cane, non presentarlo, visto che quest'ultimo risultato non aggiungeva nulla alla carriera del cane.). Roy è un soggetto molto interessante, con un'immagine d'insieme molto piacevole, che mi aveva positivamente colpito già alla Siegerschau in classe giovani (dove si classificò diciassetesimo ma non avrebbe certo sfigurato in posizione più avanzata). La sorella di cucciolata, Raika, ottiene a questo campionato il titolo di Auslese. Quest'anno Roy ha presentato un discreto gruppo di riproduzione dove si è visto qualche problema di correttezze anteriori di troppo.
Quarto Auslese Tuareg Bad Boll, figlio di Yanox Bad Boll (Larus Batu- Zoltan Haus Geltinger) Eccellente di punta alla Siegerschau dello scorso anno (V8) e di quest'anno (V14), questo soggetto "oriundo" (la madre è l'italianissima Fanny di Val del Lambro-Ikarus Bad Walde-Quartz dei Templari) è un cane superiore alla media taglia, di media robustezza, con buone proporzioni, il collo è leggeremente corto e l'omero potrebbe essere più lungo e meglio inclinato. Da apprezzare la taglia nello standard, la presenza di nero, un posteriore con coscia robusta ma non eccessivo. Un eccellente soggetto senza quel "quid" in più da giustificare l'attribuzione del titolo, specie considerando che si tratta di un cane di proprietà americana non destinato a restare in Italia.
Quinto Auslese Tex del Murnighello, ben condotto dal suo allevatore Egidio Boselli. Tex, ritirato lo scorso anno con Pettinaroli che ne aveva stabilito una partenza tra gli eccellenti, quest'anno conquista il titolo anche per aver presentato un gruppo di riproduzione omogeneo, nel tipo del nonno Quantum, con pregi e difetti di quella famiglia.
Sesto Auslese Tony degli Achei, sieger dei giovanissimi a Silea 2005 e al suo terzo anno consecutivo nel novero dei soggetti titolati. Presentato a questo campionato in condizioni non ottimali (per paradosso visto che presenta proporzioni toraciche al limite è più bello a vedersi quando non in forma di pelo, ma a questo campionato è parso, da fermo, molto contratto, tanto che era molto difficile per il presentatore piazzarlo, non ho capito per quale motivo), Tony riconquista il titolo anche in virtù di un secondo gruppo di riproduzione piuttosto convincente e, visti i numeri italiani, numeroso, con alcune femmine di rilievo. Personalmente, fossi stata nei proprietari, non lo avrei ripresentato, visto che un ulteriore titolo nulla poteva aggiungere alla carriera di questo soggetto.
Settimo Auslese Xero delle Terre Matildiche, 40 eccellente alla Siegerschau 2008 e 32 quest'anno a Ulm. Un soggetto giovane,di tre anni e mezzo, proclamato Auslese per convinzione e non per rispetto dei risultati di Siegerschau; altrimenti, a voler rispettare quanto fatto da Meyer, considerando il V32 di Xero, Chivas Bad Boll (V29) e Hero Annacarton (V34) avrebbero anche loro dovuto ottenere il titolo (considerando anche il V39 di Tex). Adesso aspettiamo di vedere se Noto seguirà le sue stesse indicazioni coprendo una delle sue ottime fattrici (alcune peraltro anatomicamente molto adatte a Xero) con questo soggetto. Personalmente, pur riconoscendo al cane armonia di costruzione e pulizia di linee (solo disturba leggermente la groppa sfuggente) e un equilibrio negli angoli che gli consente un movimento funzionale, preferivo di gran lunga a Xero il padre Bred delle Terre Matildiche. Per quanto Xero abbia, rispetto al padre, una pregevole presenza di nero, ha meno sostanza e mascolinità . Pregevole la taglia nello standard ma ancor più se associata ad una spiccata impronta. La madre Ally è una figlia di Urk Wienerau per una cagna proveniente da Jeck Noricum. Piccola curiosità: la consanguineità più stretta di Xero è un 3-3 su Doris del Frutteto (Kimon Dan Ahledy's Hoeve-Uran). Eccessivamente penalizzato lo scorso anno da Pettinaroli, quest'anno compensato con un titolo che, almeno ad oggi, appare eccessivo.
Ottavo Auslese Ken di Monti della Laga, Promessa SAS lo scorso anno con Luigi Mantellini, questo soggetto giovane raccoglie nel suo pedigree due linee italiane importanti (e anche troppo vituperate in passato): quella di Ghildo e quella di Yen dell'Onda di Rial. Linee che dovrebbero dare buone garanzie sia per quanto riguarda il carattere (e Ken è tra i soggetti premiati nei migliori attacchi) sia per la sanità ossea. Ken è un soggetto di media robustezza, con testa mascolina e ben cesellata, i colori sono quelli della sua famiglia, pregevoli sono l'uscita di collo e la posizione della scapola, il posteriore è ben angolato, senza eccessi, molto buoni i profili. Vedremo come sarà la realtà della sua riproduzione, sperando che i proprietari, magari anche rinunciando ai numeri, si preoccupino di utilizzarlo con cagne adatte.
Nono Auslese Pakros del Colle Guasco, ancora un soggetto proveniente dalle Promesse della classe giovani dello scorso anno. Un cane ben costruito, grande, robusto, con testa espressiva e mascolina, angoli molto buoni, il collo potrebbe essere leggermente più lungo, molto buone le linee superiore ed inferiore, la groppa è lunga ma leggermente sfuggente, normali correttezze anteriori. Giustamente premiato dal giudice Noto anche perchè rappresenta una linea di sangue alternativa (essendo figlio di Dux de Cuatro Flores è uno dei pochi soggetti discendenti dalla linea di Mutz) con in più una linea materna consolidata (Engie del Colle Guasco, una cagna tutta Monchberg anche nell'aspetto, è anche la madre dell'Auslese Odessa). Una sorella di cucciolata si classifica a questo campionato seconda eccellente. Anche per questo cane vale il discorso fatto per Ken riguardo all'attenzione da porre nelle prime cagne con cui coprire.
Decimo Auslese Dax Intercanina, 6 in giovanissimi alla Siegerschau 2008 e ritirato quest'anno a Ulm dopo una chiamata intorno alla quarantesima posizione. Figlio diretto di Zamp Thermodos, Dax è un soggetto giovane, decisamente grande (specie vedendolo in gara), nel tipo della sua famiglia. Chiamato da Noto in quindicesima posizione, ha recuperato sino ad inserirsi nel novero dei soggetti titolati, in virtù di un movimento prepotente e molto dinamico. Onestamente non ho capito granchè la scelta di Noto; Dax è un cane sul quale o si sorvola su taluni aspetti -taglia e posteriore- e allora lo si fa partire nelle prime posizioni, oppure, tenendo conto di certi fattori, si decide di non inserirlo nella rosa dei titolati. La via di mezzo diplomatica, unita al fatto che il proprietario del cane è entrato, a metà gara, a protestare per il piazzamento, non mi sono parsi giustificabili. Anche in questo caso non è da sottovalutare come si tratti di un soggetto non destinato a rimanere in Italia, in quanto già venduto in Cina, pertanto l'attribuzione del titolo finisce con l'essere un plusvalore per il cane piuttosto che un'indicazione per l'allevamento.
Tra i cani probabilmente destinati al titolo c'era anche Geroj Freijump, un figlio di Nando Gollerweiher di affisso belga. Un buon cane, di poco più di tre anni, mascolino, leggermente allungato che avrebbe sicuramente rappresentato una "sorpresa" e non so quanto sarebbe stato da giustificare nei titoli. Questo soggetto, al termine degli spareggi, ha avuto grossi problemi fisici (non ho sinceramente capito se si sia fatto uno strappo muscolare o se non si reggesse sul posteriore per altri motivi...sarebbe stato auspicabile un controllo veterinario serio) ed è stato ritirato dalla competizione.
Partenza di rilievo anche per Mork dei Profeti, poi retrocesso nel corso della gara. Anche in questo caso valgono considerazioni simili a quelle fatte per Dax . Se si ritiene che si tratti di un cane che possa dare qualcosa all'allevamento italiano, meritevole del titolo, una non esagerata dinamicità in ring non dovrebbe determinarne l'esclusione dai titoli. Altrimenti, ritenendo il cane non in possesso di quel qualcosa in più tale da distinguerlo dagli eccellenti, la partenza avrebbe già dovuto essere più arretrata.
Considerando poi i cani a cui è stato assegnato il titolo, soggetti come Ghandi dei Lupi della Maddalena, Indio degli Japigi, Norik e Owen potevano, per motivi diversi (la tanto amata continuità delle linee di sangue, l'onestà della riproduzione, pregi anatomici) meritare qualcosina in più. C'è da capire anche che, in una classe tutto sommato equilibrata, senza troppi soggetti che si staccassero in modo evidente dagli altri, decidere una classifica e l'attribuzione dei titoli può rivelarsi difficile e il "fare la gara" possa aiutare. Tutto sommato però, da un tecnico del peso di Noto ci si poteva aspettare qualche indicazione allevatoriale in più. Anche sulla taglia non c'è stata grande chiarezza (ad esempio Don dell'Utveggio, presumo penalizzato proprio per questo motivo), così come sul carattere. Da notare che, al pari di quanto fatto da Capetti nelle femmine, i soggetti premiati tra i migliori attacchi (Gorby di Casa Mary, Gin del Frutteto, Oro di Ca' San Marco, Marco od Tiganjce, Solo Gens Pontina) mi è sembrato siano stati giudicati solo per le loro caratteristiche morfologiche.
Daniela Dondero 29 novembre 2009

Nota a margine, ma non troppo: quest'anno non realizzeremo l'analisi delle prove di attacco della classe lavoro maschi, come fatto invece lo scorso anno. Dopo aver visionato un buon numero di prove caratteriali ed esserci resi conto dei criteri di giudizio, abbiamo ritenuto di non perdere ulteriore tempo, considerandole una vera e propria farsa. Peccato perchè alcuni cani avrebbero meritato di dimostrare carattere e preparazione, cosa a loro negata. Voci autorevoli hanno confermato che la linea di comportamento tenuta nel giudizio e nelle indicazioni date ai figuranti della prova era stata concordata ed imposta nella riunione giudici del giovedì, a dimostrazione che chi avrebbe dovuto fare propria la salvaguardia caratteriale della razza l'ha invece s venduta.
Daniela Dondero e Leandro Falaschetti

vegas cliccate sulla foto per le immagini della gara.

I risultati completi con i nomi dei genitori


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