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Riunione tecnica SAS Monterosa, Borgosesia 11 settembre 2010
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Anomalo raduno tenutosi il sabato per consentire ai due giudici tedeschi di partecipare. 4 i giudici in totale, i già previsti italiani Salvatore Capetti e Luciano Musolino, più i due tedeschi Erich Bosl e Reinhardt Meyer. Decisione che, visti gli esiti della recente Siegerschau e l'attribuzione delle classi di questo raduno, non ha portato un grande incentivo a questa gara, ultima data valida per il Torneo di Allevamento. Con il senno di poi, si fosse mantenuta la data di domenica e la giuria tutta italiana ma di prestigio, probabilmente ci sarebbe stata maggiore partecipazione. Inoltre, il fatto che molti dei partecipanti avessero viaggiato nella serata del venerdì, nella maggior parte dei casi appena terminato il lavoro, ha fatto sì che anche alla riunione tecnica non ci fosse una grandissima partecipazione, dato che molti espositori hanno preferito ripartire non appena terminata la classe lavoro maschi. Avrò modo di parlare nel dettaglio del raduno, per ora qualche accenno sulla riunione tecnica, presieduta dal Presidente SAS Luciano Musolino che ha svolto ottimamente anche il ruolo di interprete dei due giudici tedeschi.
Reinhardt Meyer. Il Responsabile dell'Allevamento mondiale, perfetto equilibrista, con un triplo carpiato con avvitamento o, se preferite, con al posto delle mani ventose atte all'arrampicata sugli specchi, ha motivato le scelte effettuate a Nurberg, analizzando ad uno ad uno i cani titolati. Ha cominciato dicendo che si è trovato nella necessità di inserire delle linee di sangue alternative a Quantum Arminius, oggi predominante, ricordando che il Campionato non è una semplice gara e che l'attribuzione dei titoli deve passare anche da valutazioni sulle famiglie, sulle qualità riproduttive, sul carattere dei cani. Ha detto del Sieger Ober Bad Boll che, pur non essendo in ideali condizioni di forma, ha dalla sua un valido carattere, testimoniato dall'aver ottenuto il riconoscimento tra i migliori attacchi, ha inoltre presentato un valido gruppo di riproduzione dove erano da rimarcare le taglie nello standard e le teste espressive. Ha continuato la sua analisi dei vari Auslese sottolineando per ciascuno i pregi: dei due Sieger delle classi minori dello scorso anno, Quattro e Sultan, ha rimarcato, oltre che il risultato del 2009, la grande tenuta atletica e l'efficacia del movimento in tutte le fasi della competizione , per Remo la consanguineità su Hill Farnspiel che lo rende alternativo alle linee più utilizzate e il buon gruppo presentato con pochissimi mesi di monte e figli di appena 12 mesi, per Arex l'importanza della linea materna, il discreto gruppo, gli angoli posteriori privi degli eccessi della linea Vegas, per Gigolò la taglia corretta e le valide proporzioni, per Gucci l'appartenenza alla linea di sangue di Odin Holtkamper See che ha dimostrato di essere una linea importante per il carattere, considerando che il gruppo di Odin era composto da un numero consistente di figli in classe lavoro. Insomma, per ciascuno dei suoi Auslese ha trovato una "chiave di lettura", omettendo le pur tante problematiche e anche le molte contraddizioni tra l'attribuzione di quei titoli e quanto da lui stesso affermato in altre riunioni tecniche. Non ho ritenuto di fare domande per precisa scelta, aspettando che gli allevatori e i giudici presenti rimarcassero o ponessero interrogativi sulle tante contraddizioni (compresa la domanda sulla valutazione della forza riproduttiva di alcuni stalloni, come Tyson e Furbo, su cui, palese od occulto, pare esservi un certo ostracismo da parte del Responsabile dell'Allevamento mondiale). Invece le poche domande sono state poste dal socio SAS Oreste Palmieri che ha chiesto a Meyer di chiarire meglio il concetto di linea alternativa e poi anche se le direttive del Responsabile Allevamento fossero state seguite dai giudici delle classi minori di questa Siegerschau (domanda questa abbastanza interessante e dribblata con abilità da Meyer che se l'è cavata sostenendo la tesi -discutibile- che il giudice delle classi giovani e giovanissimi si deve preoccupare di scegliere i soggetti migliori da un punto di vista fenotipico, pertanto può permettersi di inserire nelle posizioni di punta anche 3-4 figli dello stesso padre, cosa che il giudice della classe lavoro non può fare dovendo considerare la riproduzione, le doti caratteriali, le linee di sangue.) Un'altra domanda è stata posta dal giudice selezionatore Piero Alquati che ha rimarcato l'importanza delle linee femminili, ottenendo un "sono pienamente d'accordo" da parte di Meyer. Peccato che a nessuno degli interlocutori di Meyer sia venuta in mente l'importanza della "seconda domanda". Tutto sommato è stato come assistere al TG1 di Minzolini. Sulla stessa falsariga anche l'intervento di Erich Bosl con una breve analisi delle cagne titolate e una excusatio non petita su Musa di Ca' San Marco, della quale ha detto che era partita nelle Auslese ma poi non ha mantenuto la verve dimostrata in precedenza nei raduni (a me sinceramente la Musa al Campionato è parsa fare una gara in tutto e per tutto simile a quella effettuata nella LG14 a cui ho assistito, dove aveva ottenuto la prima posizione) .
Un breve intervento anche da parte del giudice Gabriele Pettinaroli che, nella sua veste di Responsabile Regionale dell'Allevamento, con sano orgoglio campanilistico, ha ringraziato la sezione e rimarcato l'ottimo lavoro organizzativo.
Ho lasciato per ultimo, anche se cronologicamente è stato il primo intervento, quanto affermato in questa riunione da Luciano Musolino, perchè tra le vari leziosità di maniera sentite, i due-tre punti affrontati dal Presidente SAS sono stati piuttosto significativi. Musolino ha affermato, dicendo di averlo già comunicato a Meyer, che la SAS farà un esposto ufficiale all'SV. Non è possibile- ha sostenuto- che, a fronte dell'obbligo delle tre gare da effettuare in Germania, i soggetti italiani che si sottopongono a queste trasferte obbligate e che ottengono anche piazzamenti di rilievo persino nelle Landesgruppe, poi, alla Siegerschau, vedano vanificato tutto questo lavoro che non viene minimamente tenuto in considerazione. E il fatto che sia cambiato il giudice -ha continuato- non è una giustificazione perchè, nell'era di internet e dei computer, ciascun giudice ha a disposizione i risultati ottenuti dai cani nei vari raduni. Pertanto non è possibile che cagne che hanno vinto o si sono piazzate ai primi posti nelle LG vengano chiamate nel terzo o secondo gruppo di merito alla Siegerschau. Su questa questione le contraddizioni sono molte. Anche perchè, sul reale valore dei risultati ottenuti (quelli dei raduni o quelli della Siegerschau) si potrebbe anche discutere. Così come si potrebbe discutere se le "vibranti proteste" debbano essere fatte dalla SAS anche solo per un socio danneggiato, oppure se le iniziative debbano partire solo se aumentano i numeri (o il peso politico dei presunti danneggiati). Oppure si potrebbe discutere sulla legittimità di un giudice di non uniformarsi all'operato di un collega qualora non lo condivida. Il punto è sempre quanto il giudizio in ring dipenda dal rispetto dello standard e sia fatto in buona fede. Purtroppo il giudice Schweikert, chiamato per credo 6 anni di fila a giudicare le adulte femmine al nostro campionato proprio dalla gestione Musolino, non sempre è sembrato scevro da "sudditanze psicologiche". Fa specie che, oggi, a scandalizzarsi, sia proprio chi lo ha scelto e sostenuto per tanti anni. Invece ho trovato interessante il fatto che sia stato ribadito l'obbligo dei tre raduni tedeschi, a sfatare le leggende metropolitane riguardanti le presunte possibilità di adire al titolo da parte di cani che, in questa stagione, in Germania non sono mai stati presentati.
Musolino ha poi affrontato la "questione Peres" in maniera molto chiara. Ha espressamente detto che Daniele Peres è stato sostituito come giudice delle prove degli attacchi del Campionato perchè ha dato le dimissioni da consigliere.
"Vi posso anticipare che, al prossimo consiglio, le dimissioni verranno accettate, perchè, chi alla prima critica si dimette, vuol dire che non ha la tempra del guerriero per stare in questo Consiglio", queste le testuali e durissime parole del Presidente nei confronti del consigliere Peres.
Ha poi spiegato le motivazioni della scelta del giudice selezionatore Salvatore Capetti agli attacchi delle adulte femmine, dicendo che , oltre alla competenza, si tratta di un giudice di grande integrità morale e correttezza, in grado di dare precise garanzie di obbiettività nei giudizi. Quest'anno, ha preannunciato il Presidente, gli attacchi del Campionato saranno seri, non accadrà di vedere soggetti che si attaccano con due denti alla manica valutati con il pronunciato. Non si assisterà quindi ad attacchi-farsa e ha invitato i presenti ad assistere alle prove dei figuranti che si terranno domenica 19 settembre allo stadio F.lli Campari di Bagnolo in Piano, per rendersi conto del tipo di prova che si troveranno ad affrontare al Campionato.
Sul Campionato ha poi preannunciato ai presenti che sono state superate di un 50-60 cani le iscrizioni dello scorso anno (penso di aver capito che gli iscritti siano intorno agli 850 cani) e ricordato la decisione presa con delibera unanime del CDN di svolgere la fase in movimento delle classi juniores e cuccioloni in contemporanea, per dar modo anche ai presentatori non professionisti di poter presentare un cane, con particolare riguardo per i soci juniores, spesso tagliati fuori quando si arriva alla competizione più importante.
Nota a margine, ma non troppo, sul settore giovanile. Domenica 19 settembre si terrà, a Roma, il terzo Stage per i soci Juniores. A riprova della scarsa tutela del il settore giovanile non solo si sono organizzate, nella stessa giornata, le prove dei figuranti (che tutto sommato interessano solo i soci SAS che debbano presentare cani in adulti al Campionato) ma è anche stato spostato il sezionale SAS Napoli Centro , previsto per domenica 12 e slittato di una settimana con il consenso della sede centrale, senza che nessuno si sia ricordato del già ampiamente programmato Stage per i Soci Giovani.

Daniela Dondero, 17 settembre 2010

 
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