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Rapporti della SAS con le Centrali per il controllo ufficiale della displasia dell'anca e della displasia del gomito.

Dopo l'approvazione, a marzo 2002, del Disciplinare ENCI che prevedeva sia il riconoscimento di tutte le centrali di lettura (CELEMASCHE ed FSA) e il controllo dei dati da parte dell'ENCI, escludendo le società specializzate, l'allora CDN SAS chiese, nelle sedi opportune e in veste ufficiale (con deliberazioni del CDN) , che il disciplinare venisse abrogato ed attuò una serie di iniziative per tentare di bloccare la possibilità, per la FSA, di effettuare le lastre per il cane da pastore tedesco. La diffidenza nasceva anche dal fatto che, alla stesura del disciplinare avesse fattivamente collaborato Vezzoni, nel suo ruolo di componente della CTC dell'ENCI, in un palese conflitto di interessi in quanto titolare di una centrale di lettura.La SAS decise di non accettare, alla selezione, cani la cui esenzione ufficiale fosse fatta presso il lettore ufficiale della FSA. Ovvio comprendere come i soci SAS non si siano mai rivolti a lettori FSA, ma solo a lettori CELEMASCHE. Le motivazioni dell'ostruzionismo alla FSA, secondo la dirigenza SAS, nascevano anche da numerose rimostranze pervenute alla SAS da parte degli allevatori che segnalavano il "bisturi facile" dei veterinari appartenenti alla scuola di Aldo Vezzoni (FSA) e da una attenzione alla pericolosità di interventi correttivi (nello specifico la sinfisiodesi prepubica) non visibili al controllo radiografico ufficiale a 12 mesi. Secondo la SAS e gli allevatori i veterinari di scuola FSA proponevano ai privati non esperti, interventi spesso nemmeno realmente necessari per la salute del cane o comunque interventi, eseguiti in età precoce, che andavano a modificare il reale grado di esenzione poi indicato con la lettura ufficiale ad un anno d'età. A detta della FSA, invece, l'ostruzionismo era solo ed escusivamente di natura "politica" e volto a preservare il monopolio della CELEMASCHE, allora presieduta da Cesare Pareschi. Di seguito trovere quanto deliberato e pubblicato dalla SAS all'epoca:

Dal CDN SAS del 24.05.2002

Punto 4 all’O.d.G. – HD in Conformità Direttive SV e ENCI

OMISSIS 

Delibera
42/05-02

di promuovere e farsi promotore di ogni azione utile, in ogni competente sede, affinché il D.M. in data 12/03/02 prot. n.20668 ed il disciplinare di cui all'art. 2 del D.M. citato, non sia posto in attuazione e sia - in ogni caso - revocato, restituendo alle associazioni speciali il compito di verifica e ricerca al fine della selezione della razza, della sua valorizzazione, incremento ed utilizzo, di cui all'art. 21 del D.M. 20640 del 24/02/2000, nonché di provvedere ad inoltrare immediatamente al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali una motivata protesta, con invito alla immediata revoca del D.M. 12.03.02 prot. n. 20668; dà mandato al Presidente SAS, anche avvalendosi della collaborazione del segretario SAS, di provvedere a quanto sopra deliberato;

inoltre

Delibera
43/05-02

che il Presidente SAS provveda a dare comunicazione della delibera n. 42/05-02 alle altre società speciali per promuoverne la collaborazione ai fini del raggiungimento degli scopi sociali, nel rispetto dei compiti loro conferiti dallo Statuto ENCI, ed in particolare a quelle interessate dal disciplinare di cui sopra, giusta la comunicazione del Commissario ENCI in data 08/05/02. 

OMISSIS

Dato atto di quanto sopra il CDN, recepite e fatte proprie le osservazioni del Presidente, particolarmente per quanto attiene all'interferenza degli interventi chirurgici sull'accertamento della situazione di displasia, all'unanimità

Delibera
44/05-02

di promuovere e farsi promotore, in ogni competente sede, di tutte le azioni utili a segnalare e far accertare la gravità della posizione assunta e pubblicizzata dal Dr. Vezzoni per la correzione precoce della displasia, in relazione al danno che gli interventi da lui proposti comporterebbero nella selezione della razza. Quanto sopra in particolar modo in relazione alle cariche rivestite dal Dr. Vezzoni in sede FCI, CTC e FNOVI, salvo se altre, nonché del fatto che il Dr. Vezzoni pur essendo presiedente della FSA e membro della Commissione della relativa Centrale di Lettura, riconosciuta dall'ENCI e dalla FCI, ha partecipato alla stesura ed all’approvazione del regolamento di cui al punto 4.2 dell’O.d.G. e relative delibere 42/05-02 e 43/05-02.

OMISSIS 

Il CDN dopo ampia discussione suggerisce alcune modifiche da apportare alla bozza di regolamento allegata al presente verbale e all’unanimità

Delibera
45/05-02

di approvare il Regolamento per i professionisti fiduciari SAS con le modifiche discusse e riportate nel documento che si allega al presente verbale incaricando il Segretario di completare il documento e presentarlo alla prossima riunione per l’approvazione finale.


Questo è invece l'avviso, pubblicato sul sito SAS il 15 gennaio 2003, dal Presidente:

AVVISO AGLI ALLEVATORI

Ci sono pervenute numerose segnalazioni in relazione al fatto che, con sempre maggiore frequenza, alcuni veterinari propongono e/o effettuano su soggetti di età inferiore a 12 mesi interventi chirurgici per correggere situazioni di displasia o sublussazioni dell’articolazione dell’anca.

Verificata la veridicità di tali segnalazioni e preso atto che talora o le diagnosi non sono corrette e/o che gli interventi, pur essendo tra i più costosi, non sono affatto quelli più indicati, anche nell’interesse della qualità di vita dell’animale, ritengo doveroso richiamare l’attenzione degli allevatori su quest’argomento. Tanto più che, spesso, proprio gli allevatori sono chiamati, tardivamente ed ingiustificatamente, a restituire il prezzo percepito per la vendita del cucciolo, o a concorrere nelle spese sostenute per interventi non necessari, e/o eccessivamente costosi.

Poiché scopo primario dell’associazione é quello di incrementare e migliorare la qualità dell’allevamento del P.T., selezionando i riproduttori in funzione delle loro caratteristiche, ivi compresa l’esenzione da patologie ereditarie, quali la displasia dell’anca, l’associazione é particolarmente preoccupata del diffondersi di un’improvvida tendenza che, senza migliorare la qualità di vita dell’animale, anticipa una diagnosi che può, invece, essere correttamente e compiutamente eseguita solo dopo il compimento del dodicesimo mese di età.

Per questo motivo si ritiene di sollecitare gli allevatori a vigilare, e - se del caso - a richiedere espressamente agli acquirenti o affidatari dei cuccioli non solo la massima cautela nell’accettare diagnosi precoci relative alla displasia dell’anca, ma soprattutto a non acconsentire a nessun intervento chirurgico su soggetti di età inferiore a quella minima consentita per l’accertamento ufficiale della displasia (12 mesi), se non previa consultazione con l’allevatore e verifica degli accertamenti radiografici effettuati sul soggetto e dei relativi referti da parte di un veterinario di sua fiducia nonché previa valutazione, da parte di quest’ultimo, circa le diverse e più opportune possibilità terapeutiche ed i relativi tempi e costi.

La SAS si rende disponibile, per quanto nelle sue possibilità, a raccogliere le segnalazioni che consentano di stimare le effettive dimensioni del problema ed a collaborare con i propri soci nel tentativo di arginare un fenomeno che sta recando danno ai cuccioli, agli allevatori, ai proprietari ed al lavoro di selezione della razza che l’associazione tutela.

 

Il Presidente

Ezio Guerrino Roman

 


In seguito a tale diatriba, che ha compreso anche una reazione molto forte (e legalmente giustificata) alla lettera inviata da Roman ai veterinari, la SAS cercò di aggirare l'ostacolo e trovò l'appoggio della SV per poter giustificare la non accettazione della lettura FSA nella prova di selezione SAS. Se la WUSV e l'SV riconoscono come sola Centrale di Lettura la CELEMASCHE, allora i soci SAS, pur potendo, in base al disciplinare ENCI, effettuare la radiografia presso una delle due centrali riconosciute, sanno che la lettura FSA non gli consentirebbe di partecipare a competizioni in Germania. Se la memoria non mi inganna la SAS, pur non accettando alle selezioni cani con lastre ufficiali effettuate dalla FSA, si guardò bene dal metterlo per iscritto, essendo sostanzialmente una decisione fuori dalle regole.

Dal sito SAS Comunicato del 1 dicembre 2004

Si informano i Sigg. Soci che ai fini dell'accertamento della esenzione della displasia dell'anca (HD) la SV riconosce ai fini della Selezione solo i referti certificati dal Dott. Cesare Pareschi.

"Confermiamo alla nostra associazione-membro Società Amatori Schäferhunde (SAS), che la WUSV (Uniome Mondiale delle Associazioni per Cani di Razza Pastore Tedesco) e l’associazione fondatrice della razza SV e V., riconosce in collegamento con le centrali di lettura per la displasia dell’anca HD (Dr. Wilhelm Brass) solo radiografie che siano state elaborate tramite il Dr. Cesare Pareschi, unica condizione per essere accettate e inserite nella banca dati della SV per la stima ereditaria dell’HD, inoltre, accettiamo come reperti HD solo quelle che sono contrassegnate dalla nostra associazione-menbro SAS se si tratta di reperti italiani.
I brevetti (SchH) 1° 2° e 3° e prove di Resistenza avranno validità per adire alla prova di Selezione solo se i suddetti titoli sono stati conseguiti dal cane nell’ambito di prove organizzate esclusivamente dalla nostra associazione-membro (SAS) la quale è ulteriormente responsabile per la SV e la WUSV dell’identità dei cani che dovrà avvenire attraverso il controllo dei numeri di tatuaggio registrati nel documento originale. "

Augsburg 21.10.2002 C. LUX
Direttore Generale della SV e WUSV

Sulla diatriba tra le due centrali di lettura, sul ruolo di Vezzoni e sulle due scuole di pensiero in relazione all'efficacia e alla necessità degli interventi correttivi, si possono poi leggere i due articoli pubblicati sulla rivista ufficiale ENCI nel 2006 e tutta la diatriba che ne è seguita. A titolo esemplificativo, questo è quanto scrisse Cesare Bonasegale in un suo editoriale sull'Assemblea ENCI: (fonte http://www.braccoitaliano.it)

"[...]Un intervento molto ben accolto dall’Assemblea è stato quello del dott. Asnaghi che ha riassunto ai presenti il contenuto della prima parte del suo articolo apparso su I nostri cani di marzo, firmato in collaborazione con il dott. Piccinini. In effetti l’assemblea ha apprezzato la presa di posizione di Asnaghi nei confronti di quanto pubblicato sul precedente numero del giornale dell’ENCI a firma Vezzoni-Dravelli, respingendo l’opportunità zootecnica della diagnosi precoce della displasia e dei conseguenti interventi chirurgici. Mi dispiace molto però che l’articolo in questione di Asnaghi gli sia costato una denuncia all’ordine professionale, cosa che non può che ulteriormente aggravare l’opinione dei cinofili sui promotori dell’azione disciplinare. [...]