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backtorna a SAS e dintorni. Gli scritti del 2004 sul nuovo Statuto SAS.

Riflessioni di Leandro Falaschetti dopo la mancata approvazione dello Statuto per mancanza del quorum sull'atteggiamento della dirigenza SAS .

Io ritengo il Presidente Furfaro responsabile del mancato Gorrieri non come persona, ma come istituzione che rappresenta.
In altre parole ritengo tutta la dirigenza responsabile.
Spiego anche il perché.
E' falso affermare che le gare sono bloccate.
Semplicemente non sono riconosciute ENCI.

Se i massimi responsabili del PT a livello mondiale si sono dichiarati disposti e pronti a venire a giudicare, significa che il Gorrieri come valore reale avrebbe potuto aver luogo.
Questo lo sapeva la dirigenza, ma non ha dato nessun segno indicativo in tal senso agli organizzatori.
Quasi si volesse affermare " O con l'enci o niente".
Quindi non diamo la colpa all'Enci perché lei non poteva bloccare una manifestazione di una società non riconosciuta.
Quindi non è di altri la responsabilità.
E fin qui i dettagli tecnici.

Come motivazioni ne potrei dire due così fantasiose che se fossero vere sarebbero scandalose.
Prendetele come esercizio accademico di pura fantascienza.
Un motivo potrebbe essere stato il creare disagio maggiore come pressione al fine di poter ripresentare di nuovo le variazioni allo statuto, che a questo punto avrebbero poco di democratico.
Sarebbero consultazioni in realtà sotto pressioni che travalicano i compiti dirigenziali stessi quasi in spregio al risultato dell'ultima Assemblea.
Il secondo, una allucinante idea di rendere il Gorrieri itinerante e anch'esso sotto decisione del CDN.
Ammetto che siano ipotesi irreali ma di questi tempi tutto è possibile.
C'è ogica in questa analisi?
Comunque ancora non abbiamo notizie, per cui ad ipotesi si può dire tutto e il contrario di tutto.

Molti ritengono giusto non fare il Gorrieri senza ENCI.
Confermando in pratica la mia sensazione che il CDN più che al risultato dell'Assemblea e allo statuto attuale in cui c'è ben scritto che la SAS PUO' ESSERE, e non E', ASSOCIATA all'Enci, persegue solo lo scopo, a questo punto quasi arbitrario, di sacrificare la gara più importante dell'anno dopo il campionato, pur di rientrare nelle grazie dell'Enci.
Oggi si riunisce il CDN con ospiti illustri vediamo se ho sbagliato poi di tanto.
Io temo ancora per lo statuto, che come noto oggi, pur di fare le gare, tutti sembrano voler votare.
Io credo che non sia estraneo, a questo cambiamento, il blocco ufficialmente non voluto da nessuno, ma in realtà senza alcun passo fatto da chi doveva.

L'importanza dell'Enci è fuori discussione, l'immanenza su una società che è associata anche ad altri organismi, se poi imposta, pena il mancato riconoscimento, sfiora la protervia, e questo anche grazie all'immobilismo di questo mese del CDN, o almeno di parte maggioritaria di esso.
Personalmente ritengo che nessun ENTE possa nè debba costringere altre società a legare la loro esistenza anche formale, obbligando la società a ad affermare che per statuto essa E' associata all'ente stesso.
Ciò significherebbe che, a mancato riconoscimento dell'ente, da statuto la sociètà non esisterebbe più.
Perché quell'indicativo presente (E') diventa la "conditio sine qua non" della esistenza stessa della SAS.
Ripeto, la gara si poteva fare e la Sas poteva e doveva farla, così non si è voluto.
Non è stata l'Enci a non farla fare perché non avrebbe potuto impedirla in quanto non siamo riconosciuti e si sarebbero utilizzati giudici tedeschi.

Per i soci era prioritaria l'attività e poi il rapporto con l'Enci, per la dirigenza era ed è il contrario.


Ci troviamo, a seguito delle votazioni cacciati dall'Enci, ma non dalla SV nè tantomeno dalla WUSV.
A questo punto chiedere cosa la dirigenza voglia fare, mi sembra il minimo, se questo vuol dire caldeggiare l'avvicinamento alla SV, la responsabilità è dell'Enci e non SAS, ne mia.
Oggi noi siamo già coi tedeschi, i loro giudici vengono tranquillamente in Italia, al contrario non siamo con l'Enci, perché cacciati.
A me interessa poco andare coi tedeschi, a me interessa di più non essere un supino Suddito dell'Enci.
Ma vedo che il tema della stretta voluta dall'Enci non viene trattato, nessuno dice apertamente che era favorevole ad una minore autonomia, eppure c'erano quelli che hanno votato favorevolmente.

La democrazia sta nel rispettare la volontà espressa, allora perché si fa tanta fatica, pur parlando di democrazia, ad accettare che la volontà è stata quella del vecchio statuto e non delle variazioni?
Cronologicamente l'esercizio della democrazia darebbe precedenza a questo argomento,ma vedo che su questo e sulle conseguenze le persone delegate a ciò per elezione, tacciono quasi tutte.
Dopo possiamo anche discutere sul resto, ma fino a quando la dirigenza non si degna di dar voce ai propri pensieri, qui si può fare solo qualche ipotesi o proposta.
Ma soprattutto analisi.

Leandro Falaschetti, 8 maggio 2004