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12 dicembre 2009.
Assemblea dei soci per il rinnovo del Consiglio Direttivo Nazionale SAS.

Seconda puntata: Votare, ma come?

Alcune precisazioni.
Prima di proseguire ulteriormente nella stesura del programma “di fantasia”, vorremmo chiarire, punto per punto, le motivazioni che stanno dietro a certe scelte.
Questo al fine di evitare fraintendimenti e per evitare che si accampino scuse di irrealizzabilità che nascondano invece la volontà di disattendere, come ultimamente si è sempre fatto, regole e correttezze.

  1. La votazione per liste bloccate serve a far sì che una lista votata a maggioranza possa governare con continuità per i tre anni.
    Qualora non avesse riscosso i favori dei soci, al termine del mandato, sarebbe stato possibile, facilmente e alla luce del sole, mandarli a casa.

  1. Trasparenza.
    Le variazioni regolamentari e statutarie servono per facilitare il controllo delle opposizioni sull'operato della dirigenza. Le pubblicazioni su lastre, sedute CDN e quant'altro servono a rendere il “palazzo” trasparente e controllabile da tutti i soci.

  1. Riorganizzazione organi periferici.
    Serve a calmierare i prezzi e i costi di gestione della carriera espositiva di ogni soggetto.
    Per questo la reintroduzione del figurante di sezione e l'obbligo per giudici e allievi giudici a tenere corsi propedeutici sono punti importanti nel rapporto Sede centrale/regione/sezione.
    In altre parole una sezione deve raggiungere una autonomia gestionale al fine di far crescere ogni soggetto senza dover ricorrere a professionalità esterne, o quanto mento ricorrendovi solo in minima parte.

  1. Controlli ai Campionati.
    Speriamo che questo non abbia bisogno di spiegazioni, visto che è il dettato primo dello statuto.
    Essa (la S.A.S n.d.r.)mira a svolgere ogni e più efficiente azione per migliorare, incrementare e valorizzare la razza del cane da Pastore Tedesco per potenziarne la selezione e l'allevamento...

  1. Controlli per le prove di lavoro.
    Altra cosa inutile da spiegare, ma per prevenire scuse...
    Il cane che supera “davvero” la prova di brevetto non ha nessuna difficoltà a ripetere la prova ,nella quale dimostri di aver ottenuto seriamente tale brevetto.
    Se i brevetti in Italia avranno degli ispettori, noi avremmo la sicurezza sulle prove italiane, ma, quando le prove fossero fatte all'estero, non avremmo possibilità di controllo reale.Visto che ormai è palese come anche all'estero spesso le prove siano poco chiare, avere una riprova certificata non farebbe altro che attendere al primo articolo dello statuto SAS.
    La favola dei costi invece non merita nemmeno udienza, visto che nel programma ci sarebbe la riorganizzazione degli organi periferici per ridurre i costi, minori certo che il trasferimento e il mantenimento del cane all'estero.
    Comunque, se il costo è nella preparazione e non nella prova, una volta preparato il cane all'estero, si può sempre farlo andare in gara in Italia a prezzo inferiore.Ma la favola dei costi è e resta tale.
    La volontà in fondo resta quella di far girare i libretti e non i cani.

  1. Informazioni ai soci.

    Oltre che trasparente, la dirigenza deve attivarsi affinché i soci abbiano maggiori informazioni e direttive possibili al fine di attuare il compito di selezione.Quindi, oltre la pubblicazione dei risultati e quella dei riscontri radiografici, sarebbe ottimo avere anche il riscontro del bollettino monte.
    Questo anche per poter realizzare un pedigree sociale controllato.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 5 novembre 2009


Da molto tempo leggiamo e ascoltiamo critiche e proteste nei confronti delle varie dirigenze.
Abbiamo cercato di non dare ascolto alle critiche mosse per un mero risultato ottenuto o negato e abbiamo cercato di sintetizzare le critiche su ciò che di strutturale non funziona o potrebbe funzionare meglio.

  1. Senza dubbio la critica più sentita è quella che riguarda la possibilità di poter incidere significativamente col voto sulle sorti e sulla conduzione “politica” della associazione. In altre parole il sistema di voto.

  2. Abbiamo riscontrato uno scollamento e una mancanza di direttive univoche tra Sede centrale e sezioni e regioni.

  3. Non da meno il problema di metodi e atteggiamenti irregolari (leggi: brevetti, selezioni, displasia, DNA, doping,ecc...)

  4. Settore giovanile da potenziare.

  5. Riordino Regolamenti e Delibere

  6. Realizzazione pedigree “SAS”

  7. Bollettino monte.

  8. Informazioni ai soci

Abbiamo perciò creduto utile stilare una bozza di un programma la cui fattibilità nel reale sta tutta nella volontà di voler abbattere quelle storture e illegalità che avvantaggiano i soliti pochi, ma che attualmente controllano di fatto persino i flussi elettorali di voto.

Sicuramente questa bozza sarà invisa a chi del malcontento fa una forza elettorale, a chi vorrebbe impostare il potere a mo' di despota e a chi guadagna in veri Euro da una situazione di mancati veri controlli.

Ribadiamo che questa è una bozza, gli sviluppi attuativi di questi e di altri punti, saranno oggetto di ulteriori pubblicazioni.

Sperando che questo possa servire da spunto e che qualcuno voglia rubarne qualche stralcio, se non tutto, auguriamo buona lettura.

P.S. I punti che verranno ritenuti impraticabili, pensateci bene, lo saranno solo per mancanza di “volere”.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 3 novembre 2009

 

Cliccate qui per scaricare il file:
Bozza Programma CDN

pubblicato il 3 novembre 2009

 

Leggi anche la prima puntata:
Come votare.

La terza puntata:
Chi si candida?

Quarta puntata:
Precisazioni su come votare e aggiornamenti sulle "liste"

Quinta puntata:
Programmi elettorali e candidati