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SAS e Dintorni

CDN SAS del 13/02/2011 e CDN SAS del 16/04/2011.

il presidente

 

Abbiamo accorpato le considerazioni scaturite dalla lettura degli ultimi due verbali del CDN, quello del 13 febbraio e quello del 16 aprile. Siamo consapevoli che, come al solito, il dono della sintesi non sia nostra prerogativa, ma la divisione degli argomenti dovrebbe permettervi di leggere con calma quanto più vi interessa. Buona lettura.

No tengo dinero. La SAS alle prese con i problemi economici

Il Presidente comunica come il risanamento economico e finanziario della società sarà uno dei temi principali di cui dovrà occuparsi questo CDN. Soluzioni? riprendersi alcune entrate:
-quelle provenienti dalla Celemasche, la cui mancata riscossione è, secondo il Presidente, da imputarsi ad una rinuncia da parte del CDN a guida Verpelli (anche se pensiamo che la decisione fosse correlata all'accettazione di entrambe le centrali di lettura, Celemasche e FSA, in rispetto del disciplinare ENCI sul controllo della displasia. Ben dovrebbe conoscere la vicenda il consigliere Venier, che all'epoca si interessò personalmente della questione relativa alle due centrali di lettura) ;
-rinunciare al rimborso chilometrico dei consiglieri, sostituendolo con un gettone di presenza stabilito in base alla distanza chilometrica dalla sede centrale;
-aumentare l'importo da versare da parte dei soci che intendano effettuare prove di brevetto o selezione all'estero, portato a 100 euro per ciascuna prova;
-aumentare la quota sociale (ma l'aumento della quota sociale deve essere, per statuto, deciso dall'assemblea dei soci, infatti nell'ordine del giorno per l'Assemblea di giugno viene inserita la voce: modifica della quota societaria - sì, perchè modifica fa meno impressione della parola aumento, specie se nel verbale si maschera la cosa scrivendo che verrà proposta una modifica delle modalità di associazione per i nuclei famigliari..bene sarebbe mettere a conoscenza i soci , che dovranno esprimersi in merito, delle modifiche che verranno loro proposte in assemblea...ma non dubitiamo che verrà fatto nei prossimi CDN);
-tagliare i costi del personale, riducendo le ore di lavoro. Viene accettata le proposta di ridurre, per il momento, le ore lavorative del capoufficio amministrativo Raffaella Pattarozzi, l'impiegata con più anzianità. Viene assegnato uno stipendio di 600 euro mensili al Direttore Roman (francamente assai basso in relazione al lavoro effettuato, comprendesse anche un totale rimboso spese, vitto, alloggio e trasferimento)
-firmare un contratto triennale per una importante sponsorizzazione (che, leggendo l'ultimo verbale, dovrebbe essere la Royal Canin).
-nel verbale dell'ultimo CDN c'è anche un accenno alla valutazione dei costi della rivista, ma non si capisce quali siano le riflessioni a riguardo.
La sensazione è che ci si muova ancora per criteri di gestione "vecchi", non prendendo in considerazione la possibilità di creare introiti da fonti diverse da quelle tradizionali. Insomma, un po' come fa il governo ad ogni nuova finanziaria. Alla fine il problema si pensa di risolverlo aumentando le tasse ai lavoratori dipendenti (leggi aumento tessera ai soci SAS), magari dopo avergli dato un piccolo contentino stile social card (le iscrizioni dei raduni a 15 euro...che poi finiscono per ricadere sui soci delle sezioni organizzatrici). Il problema dei conti SAS, inoltre, è quello di una mancanza di chiarezza, basti guardare le rocambolesche vicende di approvazione dei bilanci , anche recenti, e i giochi a scaricabarile tra le diverse gestioni politiche che si sono avvicendendate, con la chiara sensazione che le questioni economiche siano state talvolta strumentalizzate a fini politici (restiamo dell'idea che, tra i pochi sindaci degli ultimi anni non disposti a "piegarsi per la causa" ci sia stato Paolo Meda, non a caso dimissionario). Nell'ordine: -una dichiarata liquidità presente nelle casse SAS da parte del Presidente SAS Furfaro, le relazioni del Collegio Sindacale eletto nel 2007 (CDN a guida Verpelli) che evidenziavano invece una serie di spese indebite e fatture ancora da saldare che riducevano drasticamente l'ammontare della predetta liquidità, -una gestione della "cosa pubblica" molto personalistica da parte del Presidente Verpelli che ha portato a più di qualche problematica a livello contabile (ma, sino a metà 2009, la liquidità c'era), -un periodo di gestione, a partire da novembre 2007, con dissidi interni al CDN, culminato con il golpe che esautorò Verpelli nel luglio 2009, -un periodio di gestione tra quella data e le elezioni del dicembre 2009 con le dimissioni del Presidente De Checchi (le motivazioni delle quali sarebbe interessante indagare), una serie di vicissitudini politiche (denunce, controdenunce, interventi ENCI) che hanno comportato con tutta probabilità anche una mancanza di attenzione alla gestione economica (compresi i famosi Bot non rinnovati, con scadenza a maggio 2009, che finiscono per "svanire" riaccreditati sul conto corrente SAS),- un mai chiarito episodio relativo all'ammanco di circa 8000 euro denunciato dal Presidente del Collegio Sindacale Salerno nell'assemblea dei soci di giugno 2009.

Nota a margine. Nel verbale di CDN del 13 febbraio si parla di una possibilità di guadagni per la SAS attraverso la sua adesione all' Accademia Europea di Cinologia. Promotore il consigliere Massimo Floris che dell'Accademia Europea è fondatore (il presidente invece è il cavaliere Bruno Piccinini, uomo di grandi iniziative, e molti incarichi, in ENCI). Pare infatti che l'Accademia europea (attenzione perchè il titolo pensiamo sia un'autoattribuzione) dopo aver ottenuto finanziamenti e dotandosi di grande credibilità attraverso la partecipazione di importanti figure della cinofilia (o forse della politica cinofila) e la collaborazione di istituti veterinari, abbia istituito un tavolo programmatico con l'ENCI (ma anche, udite udite, con l'ENPA) e il ministero (in particolare nella persona del sottosegretario Martini, quella dell'ordinanza) per proporsi come istituzione atta a formare istruttori e addestratori, che potrebbe assorbire il precedente albo degli istruttori cinofili. Gli istruttori formati attraverso i corsi (non crediamo gratuiti) dell'Accademia, dovrebbero ottenere sia il riconoscimento ENCI che quello ministeriale. Quale sarà il ruolo della SAS nell'ambito di questo progetto? Speriamo si tratti di un ruolo attivo e che non si finisca semplicemente per fornire un numero di soci alla citata "accademia", lasciando all'accademia medesima e ai suoi dirigenti la gestione finanziaria dei corsi. (piccolo brivido, nel progetto, alquanto delicato, di far dialogare ENCI e ENPA pare sia corso con il recente comunicato sul collare elettrico emanato dall'ENCI ...leggete il nostro articolo in proposito)

Controlli.Tommasi di Lampedusa docet?

Novità per i ricontrolli sulla displasia. Viene deciso che, a sottoporsi al ricontrollo dovranno essere anche tutti gli stalloni che, pur non avendo partecipato ad alcun Campionato o non avendo conseguito titoli o piazzamenti di rilievo, abbiano effettuato più di 20 monte (o meglio, visto che in Italia non esiste un registro delle monte, ma solo un elenco delle cucciolate nate, verranno chiamati al ricontrollo quegli stalloni che risultino aver prodotto più di 20 cucciolate). Pubblicato sul sito della SAS un primo elenco di stalloni. Iniziativa lodevole, visto che è corretto richiedere i ricontrolli per quei cani che più incidono nella riproduzione. Maggiore trasparenza si otterrebbe altresì se, ad esempio, essendovi due centrali di lettura ugualmente riconosciute dall'ENCI (vedi disciplinare displasia ENCI) i ricontrolli fossero incrociati (vale a dire venissero effettuati dalla centrale che NON ha effettuato il controllo ufficiale)..ma questa, al momento, appare fantascienza.
Restiamo poi sempre dell'idea che il ricontrollo radiografico dovrebbe perdere il suo valore di mero controllo dell'identità (vale a dire la semplice verifica che la lastra ufficiale effettuata a 12 mesi appartenesse effettivamente a quell'esemplare) e divenire un controllo della salute del cane con pubblicazione sulla rivista SAS. Il caso Mardock avrebbe dovuto insegnare. Mardock fu ricontrollato per la displasia dell'anca dopo aver ottenuto il titolo di Sieger in classe Giovanissimi e, pur evidenziando che non vi erano stati "trucchi" nell'esecuzione della lastra, risultò dal "quasi normale" diagnosticato a 12 mesi, un soggetto displasico. Nonostante ciò i soci SAS non vennero avvisati del fatto che il cane avesse sviluppato lla patologia,Mardock venne proclamato Auslese l'anno successivo ed effettuò numerosissime monte. La storia,sulla cui veridicità non vi sono dubbi, dato che ci è stata confermata, nella nostra intervista, dall'attuale Presidente SAS Luciano Musolino, all'epoca dei fatti Responsabile Nazionale dell'Allevamento, pone dei seri interrogativi sulla effettiva volontà di effettuare controlli per la salute della razza e per tutelare gli appassionati. Speriamo di sbagliarci. Certamente non pare ci sia alcuna volontà di cambiare le modalità del ricontrollo, visto che si puntualizza come dovranno essere effettuate, da ora in poi, le radiografie ufficiali dei gomiti. L'obbligo di effettuare, contestualmente al ricontrollo, il prelievo del DNA, pone nuovamente l'accento sul controllo di identità. Per i gomiti, infatti (a differenza che per le anche, dove il profilo del sacro rappresenta una sorta di vera e propria "impronta digitale" diversa da cane a cane) non è possibile stabilire con certezza che la radiografia effettuata a 12 mesi appartenga allo stesso cane di cui si è effettuato il ricontrollo, da qui l'obbligo di effettuare, contemporaneamente, il prelievo del DNA. In caso di dubbi tra lastra ufficiale e ricontrollo, il riscontro del DNA potrebbe garantire la verifica dell'identità del soggetto. Tradotto, come per Mardock, se un cane risultasse displasico al ricontrollo, ma si appurasse che non vi è stato alcun imbroglio rispetto alla lastra ufficiale, non ci sarebbe alcuna comunicazione ai soci . A questo punto occorre interrogarsi su quanto scritto nella rivista ufficiale dedicata al Campionato di Allevamento 2010. E' da considerarsi corretto evidenziare il grado ED2 di uno dei cani proclamati Auslese, salvo poi lasciare cadere la questione? E' vero che non viene fatto il nome del cane, ma è altrettanto vero che il novero dei cani titolati (5 in tutto, ma molti già controllati negli anni precedenti) ristringe di molto il campo delle ipotesi (questo senza contare le molte chiacchiere raccolte anche durante riunioni pubbliche pre-elezioni di Pomezia 2010) E se vi fossero, oggi, tra i cani con più di 20 cucciolate chiamati al ricontrollo, casi analogi a quello citato sulla rivista? Di questi ovviamente non si saprebbe nulla. Resta così una sgradevole sensazione di usi "ad canem" (o "ad dominum canis") a seconda delle convenienze politiche, dell' appartenenza alla casta, di simpatie-antipatie personali. Accadde qualcosa di analogo anche per i controlli antidoping con un solo caso scoperto e citato in una delibera SAS del 2001, salvo poi valutare che, anche a causa dei costi eccessivi, sarebbe stato meglio evitare i previsti controlli a campione.
Lo stesso spirito parrebbe anche riguardare i controlli per le prove di brevetto. Tra le novità di questo inizio stagione, Radio SAS annovera anche l'invio di "controllori", deciso dalla sede centrale (dal Direttore? dal Presidente? dal CDN? non è dato saperlo, visto che non vi sono delibere in merito) per le verifiche di regolarità sulle prove di lavoro cosiddette "da qualifica" (tradotto: le prove in cui risultano iscritti molti soggetti da esposizione). Avevamo molto apprezzato il fatto che questa dirigenza avesse deciso di pubblicare gli elenchi dei cani iscritti alle prove di brevetto, un piccolo escamotage che consentiva, agli osservatori più attenti, di valutare l'esistenza di possibili anomalie (cani che risultavano avere come conduttore una persona per loro sconosciuta, cani miracolati che, con sole due settimane di addestramento, venivano iscritti in IPO1, ecc). Purtroppo però sembrerebbe che, vista l'ampia diffusione ecumenicamente bipartisan del malcostume del raggirare le regole in fatto di brevetti, ci si sia arresi all'evidenza e l'escamotage dei "controllori" finisca solo con il porre un sigillo di attendibilità su prove che continuano ad essere come prima. Infatti i "controllori" pare debbano solo ed esclusivamente limitarsi alla conta dei cani presenti sul campo di gara e relativo controllo di identità, lasciando poi lo svolgimento (o il non svolgimento) delle varie sezioni di gara al giudice, unico responsabile della prova e delle valutazioni della medesima. In questo caso, vista la portata del "così fan tutti", verrebbe ridotto al lumicino il rischio dell'applicazione del controllo "ad dominus canis" . Probabilmente, in contesti simili, ad essere guardati con sospetto e rischiare l'applicazione puntuale dei regolamenti o l'esclusione dalle iscrizioni a certe prove, potrebbero essere proprio quegli appassionati che, con impegno e dedizione, provano a addestrare il loro cane per l'IPO, convinti che un pastore tedesco, anche se da esposizione, non debba limitarsi a mordere una manica e fare il fuss. Nella categoria "da emarginare come appestati" rientrerebbero anche quegli appassionati che, muniti di telecamera o macchina fotografica, abbiano la sventaturata idea di immortalare la prova del cane degli amici in gara, a meno che non faccian voto di limitarsi a documentare quanto fatto dagli amici medesimi, fingendo di non vedere il resto.

Ma, di questo passo, che ne sarà del carattere del nostro amato Pastore tedesco?

Il corpo giudicante si rinnova (?): giudici selezionatori, allievi giudici

La SAS ha bisogno di rinnovare il proprio corpo giudicante. Bene sarebbe che si occupasse, magari facendo valere il suo peso politico con l'ENCI, della formazione di giudici veri e propri, piuttosto che degli allievi. Comunque sia, questi ultimi due CDN ci raccontano qualcosa sui progressi in tema di allievi giudici e di giudici selezionatori. Dopo aver prorogato di un anno la possibilità di giudicare per i vecchi allievi (Venier, Giangreco, Dolci, Marchi che insieme a Maestroni, Boselli e Ravidà sono, attualmente, gli allievi giudici disponibili) il CDN SAS "rimanda a settembre" i tre aspiranti allievi giudici (Nino Barbieri, Olimpio Ciciriello e Franco Pesole) che hanno effettuato l'esame teorico in occasione del Walter Gorrieri dello scorso anno. Viene inoltre fissato un corso con corrispondente esame teorico finale per allievi giudici di allevamento e di addestramento. L'esito di tale esame teorico è il seguente: vengono ammessi alla prova attitudinale di ammissione all'iter formativo (leggi assistentati): Angelo Arcifa, Daniele Barbanera, Marco Corvaia, Salvatore Fontana, Carlo Fretta, Leonardo Roman, Angelo Taddei, Andrea Massarelli, Enrico Menniti, Rocco Musolino, Giuseppe Parziale, Santi Grasso, Luigi Ferraioli. Viene ammesso alla prova pratica attitudinale avendone i requisiti prima del regolamento vigente Michele Pianelli. Non vengono ammessi Giuseppe D'Urbino e Miriam Gulli. Oltre a questi occorre ricordare Mario Bochicchio che sta effettuando gli assistentati previsti e che parteciperà anch'egli alla prova pratica. Se non ci sbagliamo dovrebbe quindi esserci un primo esame pratico che riguarderà i tre "rimandati a settembre" Barbieri, Ciciriello e Pesole, più Bochicchio e Pianelli. Questi i nomi dei possibili futuri allievi giudici. Per gli altri, cominceranno invece gli assistentati. Piccola nota a margine: che ne è stato dei già allievi giudici Luigi Nobili e Egidio Esposito, che, esautorati del loro ruolo da Verpelli per mancanza di documentazione sugli esami, erano stati difesi da tutti i simpatizzanti musoliniani che accusavano di ingerenza politica e malafede il CDN a guida verpelliana? In effetti è strano che questo CDN, così a corto di allievi, abbia concesso una deroga ai vecchi allievi ma escluso i due noti allevatori partenopei. Le motivazioni ??? Aveva forse ragione Verpelli, a sostenere la non validità del loro iter formativo? Eppure questo è un CDN che, in nome della competenza tecnica, sorvola su ben molte questioni (caso Wafa docet)...e tutto si può dire su Esposito e Nobili ma non che non abbiano competenza. Lasciamo a voi eventuali considerazioni. A meno che non siano proprio loro ad aver deciso di rinunciare a fare gli allievi giudici, in tal caso la spiegazione dalla mancata "chiamata alle armi" sarebbe logica.

Giudici selezionatori. In attesa del completamento, da parte del Presidente Musolino, dei previsti assistentati, il CDN prende in considerazione i tre aspiranti selezionatori. Il comitato tecnico, analizzata la documentazione di Fausto Gazzetta, Michele D'Alvano e Francesco Macaluso, esprime parere favorevole alla nomina di Giudice Selezionatore per il Sig. Gazzetta Fausto e propone che i Sig.ri D'Alvano e Macaluso effettuino ulteriori 3 assistentati nell'arco dell'anno in corso. Il CDN approva e fa propria la decisione del Comitato Tecnico. Ora, la domanda sorge spontanea. Pare che la situazione dei tre aspiranti giudici selezionatori fosse analoga, con lo stesso numero di assistentati previsti, superati con esito positivo. Se rispondesse al vero il fatto che i giudici formatori avessero espresso, per tutti e tre, pareri favorevoli sui loro assistentati, perchè il comitato tecnico (che non annovera al suo interno alcun giudice formatore) ha ritenuto di "rimandare a settembre" due di loro? La domanda vale ovviamente se i pareri espressi fossero stati tutti favorevoli o se non ci fossero stati, nelle relazioni dei giudici formatori, dei distinguo nella valutazione degli assistentati. C'è da dire che è un peccato, per le sezioni siciliane e campane non poter avere subito dei nuovi giudici selezionatori che vivono nella loro terra (tradotto: costano poco se li si chiama a giudicare una prova)

Rapporti con l'ENCI .Il peso politico della SAS secondo convenienza

Risolta brillantemente del Presidente Luciano Musolino la questione riguardante la delibera ENCI relativa al divieto per i giudici specialisti di giudicare più di un raduno o mostra speciale. Lo ha raccontato anche in occasione della riunione tecnica tenutasi il sabato precedente il raduno di Brindisi, vantandosi di aver inviato all'ENCI una lettera molto dura, al limite del provvedimento disciplinare, con la quale ha ottenuto la deroga (apprendiamo dall'ultimo CDN che si tratta di una deroga concessa per l' anno in corso e che riguarda esclusivamente i raduni ) al criterio di rotazione imposto dalla delibera. Questo a chiara dimostrazione che, laddove la SAS ha davvero interessi e fa sentire la propria voce, il suo peso specifico in ENCI è consistente. Qualcuno, tra i soci SAS che notoriamente non brillano per memoria storica, ricorda ancora cosa accadde nel 2004, con la mancata approvazione del nuovo Statuto SAS e conseguente sospensione delle attività agonistiche (raduni e prove) SAS da parte dell'ENCI? Mancata effettuazione del Trofeo Walter Gorrieri (pur con i giudici SV pronti a partire), sospensione anche dei sezionali...Il direttore Roman dovrebbe ben ricordare quel periodo (e anche il famoso CDN con annesso intervento del dott. Pezzano Pietrogino ...)

Il "grande dittatore", la "triade", l'"eminenza grigia", il "sindacalista".E gli altri? AAA..attributi cercasi.

Lo avevamo già scritto nel commento al CDN del 4 gennaio che, non a caso, si intitolava "come una canzone di Gigliola Cinquetti". Il "qui comando io" del Presidente Musolino si riconferma ancora di più in questi due CDN, con la solita sequenza di "il Presidente propone" e con la chiarezza sui ruoli di potere all'interno del consiglio. Sempre più investito del ruolo di "delfino" il consigliere Beggiato (che effettua con il presidente il sopralluogo a Pisa per verificare l'idoneità degli impianti per il campionato di allevamento e che illustra al CDN le modifiche al regolamento di selezione). Chiarissimo il ruolo di "consiglieri di supporto" di Franco Gaudiano e Carlo Prastaro
Avevamo ironizzato (francamente non dando al termine triade altra connotazione che non quella letterale di tre parti per un tutto) in una didascalia delle foto del raduno di Brindisi, ma l'apertura del CDN del 16 aprile sembra davvero scaturita dalla consapevolezza del Presidente di non poter fare a meno dei suoi due "angeli custodi", raro esempio di competenza unita a dedizione alla causa. Con tutta probabilità il nostro articolo a commento dell'abbandono di Carlo Prastaro ha colto nel segno e, forse, ha fatto riflettere anche il Presidente, costantemente informato di quanto viene scritto su questo sito. Probabilmente, nel tentativo di fare apparire con chiarezza l'unità di intenti della "triade" si è insistito un po' troppo nel sottolineare il rapporto di amicizia (davvero stucchevoli quel "l'amico Prastaro", "l'amico Gaudiano"...che hanno ricordato "l'amico Manolo" di dilibertiana memoria...vecchi corsi e ricorsi... del resto Luciano Musolino, ricordava all'epoca, con la sua consueta ammirazione per i dittatori, il ricorso al voto "por unanimidad" che Manolo otteneva, da Presidente della Real Ceppa, organizzando le riunioni alla vigilia della classe lavoro maschi che si accingeva a giudicare) . L''avvocato Prastaro ritorna quindi a dare la propria disponibiltà (che servirà anche da un punto di vista professionale, considerando la causa di opposizione all'esecuzione proposta da Brandazza a altri che si terrà il 01.06.2011, il Brandazza-Verpelli e altri il 22.02.2012) e rientra immediatamente in servizio attivo, previa rinuncia del Segretario nominato dal CDN, Franco Gaudiano...ops...e, naturalmente, previa approvazione dei consiglieri (una volta o l'altra in qualche CDN dei consiglieri finiranno per dimenticarsene...anche se da Gaudiano e da Prastaro non ci si possono aspettare manchevolezza in punto di rispetto formale dei regolamenti, per questo sono così importanti per il presidente) .

Insieme alla "triade" con l'ausilio all'occorrenza del delfino Beggiato, a comandare in SAS resta il direttore Ezio Guerrino Roman. L'eminenza grigia, pur ridimensionato nel potere e costretto a fare buon viso a cattiva sorte dopo le note vicende del 2004, si sta ritagliando un notevole spazio di manovra almeno per quanto concerne la gestione degli organismi periferici e degli uffici SAS. Nel recente Comitato Esecutivo, ad esempio, è stato dato mandato al Direttore di disporre (ovviamente dopo averne informato il Presidente) ispezioni alle Sezioni e/o Regioni che non rispettino i regolamenti. Di questo argomento vogliamo trattare nel seguente paragrafo, quello relativo ai provvedimenti disciplinari.

Il "sindacalista". Improvvisamente folgorato sulla via di Damasco, forse ricordando i suoi trascorsi di lotte sindacali, il consigliere Oronzo Giangreco, dopo avere a più riprese sostenuto, in netto contrasto con noi, come questo fosse il "miglior governo possibile" per la SAS e avendo ripetutamente manifestato la sua disapprovazione nei confronti di chi, come noi, criticava restando al di fuori, sembra improvvisamente aver colmato la misura. Di fronte alle modalità di gestione di questa dirigenza un uomo che non abbia una naturale vocazione da yesman e mantenga un minimo di indipendenza intellettuale finisce inevitabilmente con lo scontrarsi con un potere autocratico e che poco sopporta voci di dissenso. Almeno questa sembrerebbe l'impressione che si ricava leggendo i verbali dei CDN di quest'anno. Giangreco che si oppone alla doppia nomina di Musolino a Presidente e Responsabile, definendola inopportuna, Giangreco che vota contro l'assegnazione della classe lavoro femmine a Hans Peter Rieker e, in ultimo, Giangreco che vota contro il commissariamento del Friuli Venezia Giulia perchè lo ritiene un provvedimento di natura politica. Affermazione messa a verbale e molto forte, ma che non crediamo renda a pieno quanto accaduto nell'ultimo consiglio, almeno a giudicare dalle chiacchiere raccolte a bordoring del sezionale tenutosi a Castelfranco Emilia, la domenica successiva al CDN del 16 aprile. Probabilmente ora assisteremo alla messa in moto della macchina del fango, per usare una nota espressione mutuata dalle cronache giornalistiche recenti. Si dirà che Giangreco stia facendo le bizze per chissà quali reconditi motivi di interesse personale (voleva fare lui il responsabile allevamento, pensava di ottenere risultati con i propri cani) e che è un ingrato perchè deve tutto quello che ha avuto a Luciano (dal primo Auslese di Arro Delori, alla formazione come allievo giudice). Lo abbiamo scritto per Prastaro e, a maggior ragione e con ancor più cognizione di causa, lo scriviamo per Oronzo, che consideriamo un amico (e non "l'amico Giangreco"). Talvolta le spiegazioni sono molto più semplici di quanto appaiano. E, semplicemente, Giangreco ha dovuto sbattere il muso contro un sistema di gestione della politica societaria che noi abbiamo sempre denunciato, ma che lui o non pareva capace di vedere, o, più verosimilmente, si illudeva di poter "cambiare dall'interno". Sarà un caso ma, a fronte di un consigliere che, nelle ultime riunioni e in quella del 16 aprile in particolare, ha preso le distanze e fatto mettere a verbale alcune sue dichiarazioni, arriva una richiesta di "promuovere direttamente" un procedimento disciplinare. Attenzione che il promuovere direttamente è generato dal fatto che la lettera (anzi la mail) della socia Claudia Di Manno non è un esposto, ma solo una richiesta, al Presidente, di un socio infastidito dai contenuti di un articolo pubblicato da un consigliere SAS. Quindi, non essendovi una denuncia, è il CDN che decide di procedere direttamente inviando la documentazione al giudice Istruttore. Cosa ha fatto il consigliere Giangreco per meritarsi l'apertura di un procedimento disciplinare? Tra l'altro la decisione è presa all'unanimità da tutti i consiglieri, particolare non insignificante, anche se non possiamo sapere cosa si celi sotto la dicitura "segue ampio dibattito" dopo la lettura della mail della socia Di Manno.
Veniamo ai fatti, per come sono riportati nel verbale. La socia Di Manno invia una mail di protesta al Presidente SAS per ,citiamo testualmente, "quanto scritto dal consigliere Giangreco in un articolo pubblicato su un sito dedicato al pastore tedesco". Intanto notiamo come il Presidente, seguendo le orme di Walter Veltroni, abbia preferito non citare, a verbale, il sito che supponiamo sia ovviamente inserito,come riferimento, nella lettera inviata. Di quale sito e di quale articolo si tratta? Non ci sono molte possibilità, visto che Oronzo Giangreco ha scritto esclusivamente articoli sul pastore tedesco per la rivista SAS (cartaceo e online), per il sito del proprio allevamento e per questo sito. Tra l'altro due dei tre articoli qui pubblicati sono stati pubblicati in precedenza sul sito dell'allevamento Delori. L'unico inedito (La SAS e la questione morale) è però scritto ad ottobre 2009, quindi, per eliminazione, l'articolo incriminato può essere soltanto "Campionato d'amore e d'anarchia, ovvero 'stamattina alle 10 a Bagnolo ....Cronaca semiseria delle vicissitudini di un gruppo di amici al Campionato di Allevamento SAS 2010.", perchè l'altro "SAS-ENCI, un amore impossibile" , pubblicato sul sito Delori a ottobre 2009, è stato inserito su questo sito il 31 marzo, quindi in data successiva alla mail della Di Manno. Campionato d'Amore e d'Anarchia reca invece la data di pubblicazione (cfr. la pagina Aggiornamenti) del 9 marzo, il giorno prima della mail della socia Di Manno. Individuato senza alcun dubbio l'articolo, non riusciamo a capacitarci nè cosa possa aver tanto infastidito la socia SAS, nè, ancor più, quali estremi siano stati ravvisati dal Presidente per proporre un provvedimento disciplinare che nemmeno la socia in questione aveva richiesto. Supponiamo infatti che il Presidente, prima di parlare della questione in CDN, abbia letto l'articolo. Per noi resta un mistero, anche se un po' torna alla mente la sospensione di Gaetano Amitrano, probabilmente il primo esempio di intolleranza all'articolo 21 della costituzione da parte dell'attuale Presidente SAS. Per quanto riguarda la socia autrice della lettera, la conosciamo personalmente. E' persona intelligente, che ha, in passato, amministrato con capacità un forum sul pastore tedesco e che, a scanso di equivoci, siamo convinti ragioni con la propria testa. E' socia attenta a quanto accade in SAS , tanto che in un verbale di CDN la si trova quale firmataria di un esposto contro Verpelli . Si tratta del CDN del 17 giugno 2009 ( presenti in CDN i consiglieri De Checchi -Presidente SAS-, D'Alonzo, Zironi, Pianelli, Venier, Bonasegale e Gaudiano per il Collegio Sindacale): " Il Presidente da lettura dell’esposto avanzato da Claudia Di Manno nei confronti di Verpelli Ambrogio, giunto in sede in data 17-06-09 protocollo CA/1978/09. Il CDN. Presa visione dell’esposto, visto l’art. 28 quater Statuto, all’unanimità Delibera 249/06-09: Di inviare quanto sopra al Giudice Istruttore nominando quale componente del Collegio dei probiviri il socio Walter Albora ed attribuendo alla pratica il numero di protocollo RDP 03-09. I documenti sociali ai quali il socio si riferisce, vengono trasmessi al Giudice Istruttore per la dovuta allegazione dando mandato agli uffici per la trasmissione della pratica al G.I. entro 30 giorni da oggi." Purtroppo non sappiamo quale fosse il contenuto dell'esposto e quali i "documenti sociali" che vengono allegati e inviati al giudice istruttore. Di sicuro il periodo è proprio quello caldissimo immediatamente successivo al golpe che rovesciò la presidenza Verpelli con le conseguenti vicende che coinvolsero anche la magistratura ordinaria (proprio in questo verbale De Checchi è Presidente e rinvia l'Assemblea dei soci fissata per il 25 giugno, poi ci sarà un primo pronunciamento della magistratura, Verpelli tornerà ad essere Presidente, si farà l'Assemblea, salvo poi, con ulteriore decisione della magistratura, riportare nuovamente De Checchi alla Presidenza ecc...) Quello che saltò agli occhi allora, fu la data di arrivo in sede dell'esposto della Di Manno (lo stesso giorno del CDN) ...una tempestività a dire poco sorprendente.
Ma torniamo al "sindacalista" Giangreco e al suo "Campionato d'Amore e d'Anarchia". Vi invitiamo a leggerlo e a ravvisare un qualunque elemento che possa far comprendere la decisione di Musolino. Noi non riusciamo a trovarne.

E gli altri consiglieri SAS? Tutti coperti e allineati, almeno se ci si limita a leggere quando scritto nei verbali di consiglio. Un leggero sussulto sul Campionato Giovani da parte di Cipriani che fa mettere a verbale di non essere d'accordo con la decisione di concedere la conduzione delle classi Juniores e Cuccioloni anche agli adulti. Ma del settore giovanile ci occuperemo con un articolo apposito, visto che la SAS li considera "figli di un Dio Minore".
Piccola nota. Ma il desaperacido Luigi Noto? Ad oggi non ha ancora preso parte a nessuno dei 4 consigli direttivi tenutisi dopo la consultazione elettorale del dicembre 2009. Eterno assente giustificato, rende un po' meno fantascientifiche alcune voci raccolte a Pomezia (che, all'epoca, ritenemmo francamente piuttosto fantasiose e nemmeno degne di essere menzionate). Si vociferava appunto di una non accettazione della carica da parte di Noto con conseguente ingresso in CDN, del primo dei non eletti. Poi, stante l'inaffidabilità (o l'affidabilità, dipende dai punti di vista) del primo dei non eletti di Pomezia, si narra che a Noto sia stata richiesto di accettare la carica pur senza l'impegno a prendere parte alle riunioni di consiglio. Mah...a noi continua a sembrare fantapolitica.

 

Utilizzo politico dei provvedimenti disciplinari?

Abbiamo visto, nel paragrafo precedente a questo, dedicato ai poteri e dissidi in seno al CDN SAS, il provvedimento disciplinare aperto a carico del consigliere Giangreco. Uno degli argomenti dell'ultimo verbale in cui proprio il consigliere Giangreco ha fatto sentire, in modo forte e chiaro, la propria voce di dissenso, riguarda la decisione di commissariare la Regione Friuli Venezia Giulia. Tale decisione ha origine dalla delibera di Comitato Esecutivo che dà facoltà a Roman di disporre ispezioni. Il verbale di CE viene approvato dal CDN con una modifica per quanto concerne proprio la delibera 4/03-11. Di quale modifica si tratta?
Prima stesura: "Delibera di dare mandato al Direttore, al verificarsi di fatti gravi di inosservanza della disciplina sociale, di inviare ispezioni a quelle Sezioni o Regioni che non si attengono alle regole societarie e/o alle funzioni tecnico/amministrative. Le ispezioni disposte dal Direttore potranno essere effettuate dopo averne data adeguata informazione al Presidente Nazionale. Le ispezioni possono essere effettuate presso Sezioni o Regioni qualora risultino alla sede centrale inosservanti alle regole che disciplinano il corretto comportamento. L'incarico ispettivo può essere affidato solo a consiglieri nazionali."
Seconda stesura: "delibera Di dare mandato al Direttore, sentito il Presidente, che al momento in cui si ha sentore del verificarsi di fatti gravi di inosservanza della disciplina sociale, di inviare ispezioni a quelle Sezioni o Regioni che si teme non si attengano alle regole societarie e/o alle funzioni tecnico/amministrative. L'incarico ispettivo può essere affidato solo a consiglieri nazionali."
Pare abbastanza chiaro. In un primo momento si dichiara che i fatti debbano essere acclarati, nella correzione si rettifica. Le ispezioni si possono mandare non se il Direttore è certo che si siano verificati fatti gravi di inosservanza della disciplina societaria, ma anche se teme che si siano verificati, se ne ha "sentore". Così, il Direttor-segugio , fiutando le possibili violazioni decide di mandare uno dei consiglieri a verificare le proprie "intuizioni", ovviamente dopo essersi consultato con il Presidente, con buona pace del CDN.
Perchè viene modificata parzialmente la delibera? Il verbale non lo spiega. C'è però da considerare un fatto. Il direttore Roman e il Presidente SAS Musolino, dopo l'approvazione della delibera 04/03-11 da parte del Comitato Esecutivo hanno disposto l'ispezione alla regione Friuli Venezia Giulia. Ora, è piuttosto strano che non si sia aspettata la ratifica del CDN della delibera e si sia inviato il consigliere Sergio Venier ad effettuare l'ispezione, senza darne comunicazione agli altri consiglieri (lo si evince dalle dichiarazioni di Giangreco messe a verbale ). Forse era necessario un intervento d'urgenza? Francamente non sembra siano da ravvisarsi tali condizioni. Allora perchè non attendere l'approvazione della delibera da parte del CDN? A dire il vero, data la natura disciplinare e il potere di controllo che viene attribuito ai soli Direttore e Presidente, bene avrebbero fatto a discuterne e deliberare direttamente in CDN. E' vero che l'attuale CDN, fatta eccezione per qualche spunto del consigliere Giangreco, sembra sempre condividere (Manolo Martinez direbbe "por unanimidad") le proposte presidenziali, tuttavia dare facoltà a Roman di decidere, addirittura sulla base di "sentori" o "timori" di effettuare ispezioni nelle sezioni o regioni non è certo una decisione ispirata a democraticità e rispetto dei soci che ricoprono cariche negli organismi periferici. Non comprendiamo se la modifica della delibera (dalla certezza di violazioni al dubbio) sia stata fatta per dare più ampia possibilità di manovra al Direttore e al Presidente, oppure perchè ci si è resi conto dell'assurdità di un procedimento ispettivo se si sono già accertate le violazioni. Di certo l'ispezione in Friuli Venezia Giulia è stata effettuata prima della modifica, quindi sulla base della delibera del CE, pertanto con l'accertamento dei fatti da parte del Direttore. Ci riserviamo di raccogliere informazioni in merito, perchè in tutta onestà e vista anche la reazione del consigliere Giangreco che, nell'esprimere voto contrario al Commissariamento del FVG, ha apertamente parlato di provvedimento di natura politica, il commissariamento del Friuli Venezia Giulia ha lo stridore del gesso sulla lavagna e il segno di un'ingerenza della sede centrale su vicende regionali che sembrebbe fossero già ampiamente chiarite. Già c'erano state, ed è oggettivamente una ben strana coincidenza, due distinte denunce con l'invio del procedimento a carico dei soci denunciati al giudice istruttore, una a carico del Tesoriere e del Responsabile Addestramento Regionale, l'altra a carico del Presidente Regionale (vedi verbale del CDN del 18.09.2010, delibere 100 e 101)). Entrambe le denunce sembrerebbe abbiano basi così labili da porsi seri interrogativi sul perchè il CDN le abbia trasmesse al GI. Questa considerazione scaturisce dalla lettura del verbale del CDR del FVG del 21 novembre 2010 pagg 4 e 5 (ebbene sì, questa regione da commissariare pubblica i verbali sul proprio sito internet!) dove si spiega, nel merito, il contenuto delle due denunce (una scaturita per "aver pronunciato frasi contro i regolamenti" nel corso di una concitata discussione in una sezione SAS, l'altra a carico del Presidente per avere quest'ultimo permesso che restassero ad un consiglio regionale, pur senza intervenire, dei soci che non avevano diritto a partecipare alla riunione. C'è un divertente passaggio del verbale dove uno di questi soci spiega di essere stato fatto entrare per evitare di "essere mangiato dalle zanzare"...insomma, sembra davvero tanto rumore per nulla). Ci riserviamo di raccogliere informazioni più dettagliate e riferirle, anche perchè appare alquanto strano che il consigliere Venier, esecutore materiale e relatore dell'ispezione, si sia astenuto. Leggiamo su un noto forum del pastore tedesco il solito ben informato che, pur premettendo di non poter formulare giudizi, butta lì che la Regione FVG non abbia ancora presentato il bilancio del Campionato di Allevamento di Lignano. La cosa è vera, perchè scritta nel già citato verbale di CDR in cui il Presidente Spaccini ammette che ci sono stati dei disguidi nella redazione del bilancio ufficiale del campionato di allevamento 2009 e il Tesoriere spiega che la prima nota di contabilità è stata presentata regolarmente al comitato organizzatore il 12.11.2009, rimanendo in sospeso solamente il discorso liquidazione ditta pulizie, e che subito dopo ha consegnato la documentazione all’ incaricato della redazione del bilancio contabile, De Din, allora presidente della SAS Bassa Friulana. Sembrerebbe che i problemi siano nati proprio dal comportamento del commercialista (e socio SAS) incaricato a cui era stata consegnata tutta la documentazione, che non ha svolto il compito assegnatogli, rendendosi anche irreperibile. Se leggerezza si può imputare al Tesoriere Regionale, che ha ripetutamente tentato di comunicare con il commercialista, è stata di non aver pensato di fotocopiare tutta la documentazione prima di consegnarla, fidandosi del socio presidente di sezione. Un po' poco per parlare di gravi fatti di innosservanza della disciplina amministrativa. Questo se il commissariamento avesse come base quanto suggerito dal socio ben informato. In ogni caso, e conviene sottolinearlo, stante il contratto stipulato tra la SAS Centrale e il Comitato Organizzatore, il bilancio del Campionato di Allevamento non riguarda somme di competenza della SAS, ma solo del Comitato stesso, diretta emanazione della Regione. Pertanto si tratta di una questione interna alla Regione stessa e ai suoi bilanci e ci risulta che i bilanci regionali siano stati regolarmente approvati. Quindi...se si trattasse di questo...quali sarebbero le violazioni tanto gravi da determinare un commissariamento???? Ricordiamo inoltre che la stessa regione Friuli ha organizzato, assegnatogli da questa dirigenza, anche il Campionato di Addestramento 2010 e che, per entrambe le manifestazioni (allevamento 2009 e addestramento 2010) hanno ricevuto complimenti e ringraziamenti da soci e dirigenti.
Honi soit qui mal y pense...anche perchè, di utilizzo di provvedimenti disciplinari con motivazioni politiche è piena (in modo bipartisan) la storia SAS, ma in particolare quella legata all'attuale dirigenza che si è sempre distinta per la valenza "punitiva" delle tempistiche con cui venivano adottati i provvedimenti disciplinari e anche per alcuni provvedimenti nei confronti dei dissidenti politici. Emblematica la sospensione dall'esercizio dei diritti sociali della socia Vera Benini per aver divulgato documenti riservati SAS (così riservati che, per un periodo,risultarono pubblicati sul sito ufficiale SAS), quella di Gaetano Amitrano probabilmente per quanto scritto su un noto forum del pastore tedesco (si trattava di un'accusa infondata a Musolino di aver influenzato il giudice Orschler determinando gli spostamenti degli adulti maschi al Trofeo Walter Gorrieri, ma da lì a sospendere il socio dall'esercizio dei diritti sociali ce ne corre),l'esposto presentato dal direttore Musolino nei confronti dei Sigg.ri Vegetti Fabio, Cerruti Giancarlo, Cucinotta Carmelo e Massarelli Andrea "avverso le voci dagli stessi divulgate sulla presunta sospensione dello stesso Sig. Musolino da parte dell’ENCI", la revoca del titolo di giudice selezionatore a Pettinaroli, ottenuta riesumando dal famoso cassetto due errori commessi in due diverse selezioni, casualmente contestati nello stesso CDN in cui si Musolino presenta un esposto per le dichiarazioni fatte da Pettinaroli sulla vicenda Musolino-giudice SV. Si potrebbe probabilmente continuare, tra l'altro incrociando storie di oppositori che oggi sono sostenitori o viceversa. A proposito di sospensioni e di acerrimi oppositori. Oggi il socio SAS Roberto Scartani è nominato di continuo come componente del collegio dei probiviri ...dieci anni fa (CDN a guida Roman, Musolino, Sesto), invece : Il CDN, visto il lodo pronunciato dal Collegio dei Probiviri SAS, composto dall'Avv. Albora, Presidente e dai Probiviri Avv. Pisciotta e Avv. Farano, in data 26 Gennaio 2001 nel procedimento n. 8/00 a carico dei soci Casadei Gianni o Giovanni, Scartani Roberto, Pittella Arturo, Musolino Rocco, e Poli Maurizio delibera la sospensione dall'esercizio dei diritti sociali per i soci Casadei (mesi 32), Scartani (mesi 28), Pittella Arturo (mesi 28), Musolino Rocco (mesi 28), Poli Maurizio (mesi 24). Per chi fosse curioso di sapere cosa mai avessero fatto i soci menzionati, citiamo (non possiamo garantire l'autenticità delle affermazioni, ma si tratta di sicuro di persona, all'epoca, al corrente dei fatti) quanto scritto su un forum da Vera Benini: " La denuncia e la sospensione furono determinati da attacchi personali pesanti e precisi circa asseriti interessi relativi al riconoscimento dei brevetti fatti all'estero che non erano validi per la selezione, a norma dei regolamenti ENCI e non per gli interessi personali dei dirigenti SAS o dei loro parenti. E così via, ma nulla che riguardasse il bilancio e nulla che fosse assimilabile alla espressione del proprio punto di vista. solo insulti pesanti ed accuse, inviate anche al Ministero."

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 24 aprile 2011

vignetta ispirata da Vauro Senesi

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