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Prove UD


SAS MontecarloProva di Lavoro SAS Montecarlo.

Altopascio, 21-22 maggio 2011.

Giuria: Fabrizio Bonanno Figurante: Stefano Mariani
Comincerei dalla fine della giornata di domenica, con il giudice Fabrizio Bonanno che, uscendo un po' dallo schema dei previsti ringraziamenti di rito, dopo essersi complimentato con il figurante Stefano Mariani (a ragione, perchè ha sempre lavorato per il cane), con convinzione elogia lo spirito della sezione SAS Montecarlo, dicendo che, raramente, sia nelle realtà SAS che in quelle di altre razze, gli era capitato di vedere un gruppo come questo che interpretasse al meglio lo sport con il cane, con impegno, passione per i propri animali e quella sana dose di goliardia e voglia di divertirsi.
Per quanto mi riguarda questa prova di lavoro è stata una di quelle occasioni che riescono e riconciliarmi con il mondo SAS. Un giudice che fa il suo dovere, non disponibile a accettare compromessi o "proposte indecenti", che però giudica valutando le doti naturali del cane, tenendo in considerazione l'emozione e l'inesperienza del conduttore, effettuando una valutazione globale del lavoro svolto nelle tre sezioni e non un semplice computo matematico dei punteggi ottenuti nei singoli esercizi . Fabrizio Bonanno, che, oltre a essere un giudice di prove, è anche un cinologo di quelli veri, uno studioso delle razze, è persona piacevolissima con cui conversare di Utilità e difesa, un giudice che non si fa problemi a dichiararsi controcorrente rispetto alla direzione attuale che esaspera la ricerca di perfezione negli esercizi, uniformando i giudizi a prescindere dalla razza. Per Bonanno ciascuna razza possiede proprie peculiarità che, ovviamente, rendono impossibile valutare in modo univoco, ad esempio, la reattività di un malinois rispetto a quella di un rottweiler, o il morso di un lupoide rispetto a quello di un molossoide. Inoltre Bonanno ritiene, come anche noi di Da Hecktor a Rex, che l'esasperazione dell'agonismo, la ricerca della perfezione maniacale, finiranno solo con il danneggiare l'utilità e difesa, facendole perdere tutta una parte di appassionati medi, desiderosi di cimentarsi con il proprio cane. In questa gara, non credo a caso, erano iscritti pochi soggetti. Due esordienti, un avviamento e cinque IPO1. Nient'altro. Eppure si è visto davvero cosa può essere l'Utilità e Difesa (e, aggiungerei io, quale possa essere la strada corretta per salvaguardare la disciplina dell'UD e, cosa non da meno, l'integrità caratteriale delle razze), con appassionati che andavano dal giovanissimo quindicenne in esordienti, sino alla signora di mezza età in avviamento, una percentuale alta di conduttrici, in generale tutte persone con il proprio cane di casa che considerano il lavoro con il cane una passione e nient'altro. Così accade che in IPO1 la gara venga vinta dalla maestra elementare, socia della SAS Montecarlo, incubo dell'istruttore perchè al suo primo cane e con tutti i difetti del neofita, che però porta a casa una bellissima pista, un'obbedienza con qualche sbavatura ma corretta e un valido esercizio di difesa con tanto di ricerca del figurante eseguita a regola d'arte. Insomma, la dimostrazione vivente che, con un cane dotato di buoni impulsi caratteriali e un valido addestratore, un privato normalissimo, con altrettanto normali impegni famigliari e lavorativi, può riuscire a preparare il proprio cane per il brevetto senza dover affrontare fatiche erculee o insormontabili difficoltà. Certo, occorre anche un giudice come Bonanno (o anche altri, ad esempio citerei Ceschia) che giudichi con buonsenso, consapevole di non trovarsi ad una gara di campionato e di avere di fronte semplici appassionati non professionisti, un giudice che eviti di sottrarre un'infinità di punti perchè il cane si siede storto o perchè il conduttore, emozionato, ripete una volta di troppo il comando fuss. A dire il vero Bonanno nei giudizi è stato molto puntuale, attento e prodigo di consigli ai conduttori, puntualizzando tutti gli errori commessi. Lo ha fatto senza ipocrisie e senza che l'errore insignificante incidesse in modo decisivo sulla valutazione finale. I cani, per superare la prova, hanno dovuto dimostrare l'effettivo addestramento (in tutte e tre le sezioni e in tutti gli esercizi). Del resto, se questo giudice fosse tra quelli "facili" sicuramente gli iscritti alla prova sarebbero stati molti di più. Perchè basta guardare i risultati sul sito SAS, per capire quali siano i giudici "più gettonati" e "graditi" (ahimè, scoprendone anche qualcuno che non ci saremmo aspettati e che non avremmo voluto vedere), per leggere le iperboliche imprese di addestratori professionisti che, con un mese di preparazione, portano in IPO1 un cane che, sino al momento di essere mandato in addestramento, non aveva la più pallida idea di cosa fosse una pista, piuttosto che un fuss o un terra resta (per non parlare dei riporti). Oppure per leggere le altrettanto iperboliche imprese di conduttori che, non avendo mai visto il cane prima di allora, lo conducono alla prova di brevetto, oppure di altri conduttori che, privi di qualsiasi cedimento emotivo e fisico, conducono cani al BH il venerdì, viaggiano per 500km per ritrovarsi il sabato a presentare un cane alla selezione, per poi tornare (altri 500 km) a presentare i cani in IPO1.
Fantastici, nulla questio (cit).
Ma, mi dicono, quello che si legge sul sito SAS alla voce risultati non è altro che la risposta alla domanda degli allevatori che considerano il superamento del brevetto come una sorta di ostacolo fastidioso, da passare non importa come e, una volta ottenuto, non ci si pensa più. Nulla a che vedere con questi ragazzi che, superato l'IPO1, già pensano a preparare il cane per l'IPO2, che si divertono e vogliono dimostrare di potercela fare, loro e il loro cane, magari anche se il cane in questione non è particolarmente dotato. E questi binomi si troveranno a leggere (è già accaduto), nei risultati, punteggi più alti dei loro ottenuti da binomi in cui i cani non hanno mai preso in bocca un riporto...e, per un attimo, nel loro cervello passerà il pensiero: "ma valeva la pena di stressare per mesi il mio cane con gli esercizi di obbedienza, quando avrei potuto fare come fanno tutti?"....i romantici che credono ancora che il pastore tedesco sia uno e che dividerlo in pt da bellezza e pt da lavoro sia un'eresia, risponderanno che, sì, ne valeva la pena. Che la soddisfazione negli occhi per la gara portata a termine e la ricchezza che il lavorare con il proprio cane riesce a dare, non hanno prezzo e poco importa il punteggio o se gli altri possono partecipare alle esposizioni in classe giovani con il cane in possesso di due brevetti e selezione ottenuti nello stesso tempo in cui le persone normali faticano a preparare il semplicissimo BH.
Ma tutti quelli che non hanno la fortuna di trovare un istruttore valido o un campo SAS dove si abbia voglia di lavorare come sono quello di Antonella Niccolini o i campi SAS del Friuli, tanto per fare due esempi. Quelli che finiscono nei campi dove "così fan tutti" e al massimo si insegna al cane da esposizione a mordere e a fare il fuss (perchè queste sono le uniche due cose che il cane dovrà fare nel prosieguo della sua eventuale carriera agonistica)? Oggi, per chi voglia bypassare le regole, la soluzione sembrerebbe essere, tragicamente, a portata di mano (o, se preferite, di tasca), con la connivenza o almeno la mancanza di intervento della società di razza e dei responsabili di settore, il menefreghismo se non il plauso di allevatori e espositori, la fattiva collaborazione di giudici di prove e addestratori professionisti, la sindrome delle tre scimmiette di tutti.

ps: il sabato a Altopascio, sul campo della SAS Montecarlo e poi in città, si è svolta la prova di BH. Prova che, quando viene realmente fatta, si rivela tutt'altro che improba, anche a livello organizzativo. Qui potete vedere, dal sito di Dankim, un filmato della parte cittadina del BH e uno di quella in campo. A riprova di quanto affermato sull'onestà intellettuale del giudice Bonanno, due dei soggetti partecipanti alla prova sono stati "bocciati" perchè non hanno raggiunto, nella prova di obbedienza in campo, il punteggio minimo richiesto.
Il tormentone degli organizzatori delle prove di BH riguarda la richiesta di indicazioni. In quella che vedete a video veniva richiesto dove fosse la farmacia, in quella svoltasi a Altopascio, dove fosse la stazione...più di qualche battuta al socio della sezione incaricato nel ruolo di "figurante" che, dall'auto, richiede l'informazione stradale (del tipo "glielo abbiamo già spiegato dieci volte dov'è la stazione, ancora lo chiede???"...e vai di risate)

Nota a margine. La sezione ha inviato, come richiesto, il fax con i risultati alla SAS il lunedì successivo alla manifestazione. Al momento (venerdì 27/05) i risultati ufficiali non sono ancora stati pubblicati.

Tutte le immagini della gara.
SAS Montecarlo 2011

Risultati

Esordienti:
1 classificato Luca Enriquez con Urano della Cascina Vecchia B:83 C:100 Tot:183
2 classificato Alessandro Percussi con Scott dei Monti della Laga B:98 C:80 Tot:178

Avviamento:
1 classificata Gianna Rocchi con Camilla di Colmarina A:99 B:95 C:100 Tot:294 Ecc

IPO1:
1 classificata Daniela Prestinenzi con Zulia di Turboland A:100 B:85 C:88 Tot:273 MB
2 classificato Fabio Zernich con Reza di Colmarina A:100 B:88 C:84 Tot:272 MB
3 classificata Samantha Di Paola con Akim (rottweiler) A:98 B:86 C:82 Tot:266 B
4 classificata Martina Vidulich con Zoe dell'Alpe Adria A:88 B:70 C:84 Tot:242 B
Ritirato Mario Citterio con Bessy del Murnighello

Daniela Dondero, 27 maggio 2011

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