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back28° Trofeo Walter Gorrieri 10 maggio 2009

Le classi Lavoro.

Lavoro femmine.
Classe lavoro femmine con 19 soggetti in ring. Due Auslesi uscenti, alcune eccellenti di punta o cagne titolate nelle classi minori. Tutti i soggetti presentati ottengono l'eccellente. Diverse giovani che si sottoponevano al giudizio di Capetti in classe lavoro per la prima volta.
Vincitrice della classe (e poi anche vincitrice del Trofeo Walter Gorrieri) la terza Auslese 2008 Flora della Gens Pontina, una cagna che a Capetti piace molto, per il grande equilibrio in movimento, sempre molto fluido e bilanciato. Devo dire che, osservando le molte foto scattate durante la gara, non ne ho trovata una in cui Flora non presentasse un'andatura molto tipica, da pastore tedesco. Mi disturba il torace troppo disceso che, in questa circostanza, era ancora più evidente che non al campionato. Capetti ha rimproverato il proprietario per le non ottimali condizioni di Flora, pur sottolineandone i pregi ed assegnandole, giustamente, il Trofeo Walter Gorrieri.
Al secondo posto l'Auslese Odessa del Colle Guasco, non al top della condizione di pelo, molto presente in ring, anche nella prova senza guinzaglio.
Terzo posto per Jasmin dell'Antico Maniero che si fa apprezzare un pochino di più ogni volta che viene presentata, devo dire con grande sportività, senza curarsi della concorrenza. In assoluto la miglior figlia di Pascha Zellwaldrand
Al quarto posto Emy dei Lupi della Maddalena, appena entrata nella classe. Figlia di Ghandi dei Lupi della Maddalena con la bella Orin di Positanto (Pascha Jahnhohe), quinta Speranza SAS al Campionato, Emy ottiene un'ottimo piazzamento e un lusinghiero giudizio. Si tratta di un soggetto nel tipo della sua famiglia, in taglia, con testa femminile ed espressiva, giusta tessitura e lunghezza di pelo,con angolature molto valide. Molto corretta e solida, con buone proporzioni. La migliore delle figlie di Ghandi viste ad oggi, impressione già avuta osservando il gruppo di riproduzione al campionato.
Quinta Marby della Valle dei Rovi, la bella figlia di Scott Agrigento che lo scorso anno si era distinta in diversi raduni. Non presentata al Campionato perchè in adulti per pochi giorni, è apparsa maturata dopo la cucciolata, senza aver perso classe e distinzione. E' una cagna nel tipo della famiglia (in certi frangenti ricorda anche un po' la nonna Kamilla), grande, di media robustezza, con buona testa (l'occhio dovrebbe essere leggermente più scuro), allungata, molto buona la costruzione generale con arti lunghi, angoli posteriori accentuati, normali correttezze, buone linee. Al proprietario che, caparbiamente, ha rifiutato diverse offerte di acquisto per la cagna, i nosti complimenti. (Ma è imperativo un po' di training per frenare l'emozione nella presentazione senza guinzaglio...è riuscito persino a tenere la cagna a destra!)
Sesta una giovane figlia di Cibas di Turboland, Puma di Turboland, un soggetto molto bilanciato, di taglia corretta, che in movimento conquista due posizioni rispetto alla partenza.
Settima Asia di Torrelunga, la terza eccellente del Campionato. Una figlia di Tony degli Achei con una immagine d'insieme molto bella, testa espressiva,a questo Gorrieri, come sottolineato dal giudice che ha motivato proprio per questo il piazzamento, presentata in sovrappeso e in non perfette condizioni di pelo
Ottava Carol del Seprio, soggetto che ha vinto la classe lavoro al raduno di Rivalta ,di cui confermo il giudizio espresso in quell'occasione, anche se l'ho trovata un po'migliorata per quanto concerne la solidità.
Al nono posto la figlia di Erasmus van Noort già presentata al campionato dove ha ottenuto il 12esimo eccellente, Titty di Val del Lambro. Pur con un'ottima condotta di gara (come al solito molto attenta e valida la conduzione di Rosario, che le ha fatto anche il fuss) perde due posizioni in movimento, più per la maggiore ampiezza di passo delle cagne che la seguivano che per cedimenti propri.

Lavoro maschi
Classe regina della manifestazione, con il valore aggiunto dell'occasione di testare il proprio cane con il giudice di campionato, il tedesco Leonhard Schweikert. Gli appassionati italiani conoscono molto bene questo giudice scelto da Luciano Musolino,dal 2001 al 2006, per giudicare la classe adulte femmine ai nostri Campionati (6 campionati di fila, un record secondo solo a quello dei 7 anni di De Cillis). Guardando il catalogo della classe di questo Gorrieri, i soggetti di alto lignaggio (leggi Auslese o con piazzamenti di punta ai Campionati) facevano pensare all'espositore medio che il primo posto utile per il proprio cane fosse a partire dal 7/8 posto.
Mi ha stupito il fatto che Verpelli abbia deciso di presentare tutti i cani di sua proprietà. Decisione masochistica da un punto di vista strettamente politico, dato che avrebbe dovuto capire quale sarebbe stata, a prescindere dall'effettivo valore dei soggetti presentati, la lettura dei soci: "4 cani del Presidente nei primi 4 posti". Questione di stile. Tuttavia, credo che l'errore più grande Verpelli lo abbia fatto nella sua veste di Referente dell'Allevamento. Come referente avrebbe dovuto valutare l'inopportunità di presentare due soggetti come Nando Gollerweiher e Solo Team Fiemereck. Nando perchè, a dispetto del fatto di vederlo davvero sereno e felice con la sua nuova famiglia lucano-sicula, con i suoi 6 anni compiuti e i risultati prestigiosi conseguiti meriterebbe una meritata pensione. Capisco la voglia dei nuovi e giovani preparatori di dimostrare le loro capacità, ma penso sarebbe doveroso rendersi conto di come un grande affiatamento con il proprietario ed un'eccellente preparazione nulla possano a migliorare la correttezza e solidità dei legamenti che, non essendo mai stati un punto di forza di Nando, con l'età ne evidenziano ancora di più le problematiche. Quanto a Solo, è un cane che da fermo è davvero molto bello: taglia nello standard unita a sostanza e mascolinità, testa molto espressiva, ottima costruzione con grandi equilibri e linee classiche. Purtroppo, oltre ad essere un cane che non ha riprodotto quanto ci si poteva aspettare, in tutte le gare a cui l'ho visto in Italia ha sempre presentato, in modo più o meno evidente, una leggera zoppia sull'anteriore destro. Ora, anche se tale problema fosse dovuto ad un evento traumatico, la sostanza delle cose non cambia. A Mondragone il giudice Pettinaroli lo fermò, consigliando di ritirarlo dalla gara. A questo Gorrieri abbiamo assistito ad un penoso (penoso per chi come me ama il cane) giro al trotto e ad un ancor più penoso giro al fuss, con il cane che non poteva esprimersi al meglio e ha perso un paio di posizioni , non per mancanza di temperamento o di preparazione. Credo sarebbe imperativo avere rispetto per il cane, scegliergli una bella sistemazione in famiglia e ritirarlo dalle competizioni, invece di affidarlo ad un team di preparatori tedeschi, la cui onestà intellettuale e passione sono subordinate alla voglia di protagonismo in ring.
La gara si è conclusa con Nando in prima posizione, poi Salvo, Ferro e Solo. Salvo Kraibach, presentato in ottime condizioni (complimenti all'attuale preparatore) è un soggetto anche lui non più giovanissimo, che Schweikert ha tenuto a battesimo nel raduno di Udine lo scorso anno, dove ottenne il primo eccellente con un bellissimo giudizio in cui il giudice sottolineò il pregio di una consanguineità su Ursus 3-3, priva dei difetti di tendenza al brachimorfismo tipici di quella linea. Soggetto meno disastroso di come lo si dipinge , Salvo è un cane grande, con anteriore un po' diritto, un po' antico come immagine d'insieme, linea dorsale discontinua. Non rappresenta la sua famiglia e, come quasi sempre accade ai cani che sono "storia a sè" rispetto agli ascendenti, sembra riprodurre se stesso, anche se i figli visti sono piccoli e troppo pochi per poter fare una valutazione oggettiva. Da salvare (scusate il gioco di parole) soprattutto per l'ottimo equilibrio caratteriale.
Al terzo posto Ferro hohen Zeile, presentato in non ottimali condizioni di pelo (con un fungo evidente, ma il Gorrieri è il Gorrieri). Figlio di Nando per una cagna proveniente da Ulk e Quartz dei Templari, Ferro è un mix delle famiglie di provenienza: testa espressiva, sostanza unita ad una taglia più contenuta rispetto a quella paterna, ottimi colori, costruzione con angoli equilibrati e posteriore molto ben angolato, senza eccessi, il collo un po' alla Ulk e le correttezze anteriori un po' alla Nando. E' un cane che a me piace moltissimo a livello caratteriale (suo il migliore attacco visto al Campionato 2008). In assoluto la miglior "importazione" verpelliana. Sarà interessante vedere la sua riproduzione.
A seguire, dopo i 4 intoccabili, Schweikert fa una sua classifica piuttosto discutibile. Partono, subito a ridosso dei "magnifici 4", due soggetti tedeschi, Henrito Huhnegrab e Prisco Klostermoor. L'impressione che ne ho ricavato è stata che Schweikert abbia più "difeso il mercato" che guardato oggettivamente i cani. Questi sono due soggetti che si sono ben piazzati alla Siegerschau in classe giovani: Henrito 29° e Prisco 35°. Si tratta di cani medi, a mio avviso sopravvalutati da Schweikert (ed è alto il sospetto che il surplus di valore sia dato dal fatto che sono cani di giudici tedeschi venduti ad espositori italiani).
Henrito Huhnegrab, figlio di Odin Holtkämper See, ma più nel tipo materno (la madre è la figlia di Larus, Yonna Huhnegrab) è grande, di media robustezza, allungato,le testa è mascolina e di buona espressione, normali linee, il dorso in movimento si presenta più alto del garrese. Prova al fuss di grande resa agonistica (però... non più tardi di una decina di anni fa, se con Schweikert in ring sorpassavi al fuss ti fermava e redarguiva aspramente....ma i tempi cambiano)
Prisco Klostermoor, figlio di Aiko Butjenter Land , che al raduno della Parco Lambro con Meyer ha fatto l'ultimo eccellente, è un soggetto in taglia, robusto, con ottima testa espressiva, buoni angoli, normale linea dorsale con groppa che dovrebbe essere più lunga e meglio inclinata, normali correttezze.
Entrambi questi cani sono poi stati superati nella classifica finale dal terzo eccellente del Campionato SAS, Xamb Overledingerland che, partito in ottava posizione, termina la competizione al quinto posto, in virtù di una maggiore fluidità in movimento.
Primo dei soggetti di allevamento italiano (ed ha quindi concorso per l'assegnazione del Trofeo Walter Gorrieri) Baggio dell'Alto Ofanto, un figlio di Mardock della Valle del Lujo, presentato a questo Gorrieri in ottime condizioni di forma. Baggio è un soggetto da apprezzare per la taglia, la testa mascolina, i colori marcati. Le proporzioni sono normali, la costruzione generale buona.
E' piuttosto triste constatare come, in una gara importante come il Walter Gorrieri, si debba andare all'ottavo eccellente per trovare il primo soggetto di allevamento italiano
Al nono posto Hobby dell'Alpe Adria, un soggetto conosciuto, visto già in numerosi raduni. Come consueto si esprime al meglio nella prova in movimento e senza guinzaglio (complimenti al proprietario Alberto Zanello)
Decimo ancora un soggetto noto, Omar dell'Alpe Adria, che recupera due posizioni rispetto alla partenza.
Undicesimo Gorby di Casa Mary, soggetto che Schweikert lo scorso anno giudicò proprio al raduno di Udine vinto da Salvo Kraibach, dove lo preferì a Baron di Poggio Morello e gli fece un ottimo giudizio
Dodicesimo Urk della Valle del Liri, un po'in sovrappeso e con l'ulteriore aggravio di dover sopportare il proprietario (mitico Giovanni Milano al fuss, quando, mentre Urk stava perfettamente trottando, in debito di ossigeno, si è fermato urlando: "Fuss!!!" ad Urk che prima si è immobilizzato istantaneamente, poi lo ha guardato come a dire: "uagliò....si' tu che non tieni il fisico!")
A seguire una serie di soggetti eccessivamente penalizzati, come Indio degli Iapigi, Asso Magisterdamm o Whisky. Ho provato a cercare un criterio di valutazione (la taglia, la solidità, il movimento, le proporzioni) ma ogni volta c'erano, analizzando i risultati, cani la cui posizione faceva naufragare qualunque ipotesi logica.
In questa stessa ottica va vista la chiamata, intorno al terzultimo posto, di Mork dei Profeti, chiamata che ai più è apparsa incomprensibile, anche se il cane era un tantino in sovrappeso.
Ho trovato scorretto il fatto che il proprietario abbia ritirato il cane (e mi sono stupita della generale approvazione per una scelta fondamentalmente antisportiva). In questo modo, tra l'altro, il giudice potrà sempre dire di "non avere visto" il cane alla ferma, ma non sapremo mai come sarebbe realmente finita la gara. Nella peggiore delle ipotesi, se Schweikert avesse lasciato Mork in quella posizione, avrebbe fatto una pessima figura lui, e avrebbe dovuto dare agli espositori e sostenitori di Mork una giustificazione plausibile del piazzamento.Invece, ritirando il cane, il proprietario si è messo comunque dalla parte del torto, rendendo impossibili analisi e ricerche di motivazioni per un qualcosa che, nei fatti, non è accaduto.
Sicuramente il modo in cui Schweikert ha gestito la gara è apparso difficile da decifrare. Io ho sempre sostenuto che debbano essere giudici italiani a giudicare al Campionato. L'esperienza dei giudici tedeschi (da Meyer, a Schweikert, passando per Ruckert, Bosl, Zygadto, Scheerer, Johann Mayer, tanto per citare i più recenti) ci dovrebbe aver insegnato qualcosa. Io credo che qualunque dei nostri giudici avrebbe suggerito al Presidente di non presentare al Gorrieri tutti e 4 i soggetti di sua proprietà. Pettinaroli, a Mondragone, di fronte all'evidente zoppia di Solo, ha fatto ritirare il cane. Mantellini, nonostante il piazzamento di Henrito alla Siegerschau, in classe giovani lo ha messo primo dopo i cani titolati, non concedendogli la promessa. Non ha senso parlare di età, di risultati ottenuti con i propri cani , di capacità affabulatorie. Di questi tempi io troverei più importanti un minimo di buonsenso, di onestà intellettuale e di passione vera per la razza.

Daniela Dondero, 21 maggio 2009

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ferro

Le foto delle classi Lavoro

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