Campionato di allevamento sas 2012

Campionato di Allevamento SAS. Bagnolo in Piano, 14-15-1 6 settembre 2012
Campionato Allevamento SAS 2012

I giovani al Campionato.

Di buono, davvero, tra quanto fatto da questa dirigenza (ma ne avevamo già scritto in tempi non sospetti) c'è la spinta propulsiva data al settore giovanile che è diventato una realtà. Mai visti così tanti ragazzi in ring come a questo Campionato, soprattutto mai visto un gruppo di amici così affiatati e pieni di voglia di imparare e stare insieme. Merito di chi ha lavorato per questo settore, non tanto di chi di questo settore si è sempre disinteressato e ora rivendica una paternità illegittima. Mi dispiace ma io, oltre ad avere un brutto carattere, ho anche una buona memoria. Così ricordo quando Luciano Musolino, responsabile allevamento SAS, andava in Germania a presentare i suoi cani invece di partecipare al Campionato Giovani, ricordo quando si inventavano fantomatiche “squadre” per partecipare al Campionato tedesco lasciando a casa ragazzi che tutto l'anno avevano presentato cani nei raduni (come, all'epoca, il giovane Rosario Carrubba,che fu escluso dalla squadra) perchè si selezionavano, con criteri nepotistici, i “migliori”. E ricordo bene anche chi, all'epoca, per queste cose si indignava, giustamente. Oggi il settore esiste, funziona e spero che il presidente che, nella riunione tecnica di Bagnolo, se ne è giustamente compiaciuto, abbia fatto un po' di autocritica per i suoi comportamenti precedenti. Di sicuro ha ringraziato i coordinatori del settore, senza fare nomi, sorvolando sul fatto che, al momento, il settore giovanile è senza Responsabile. I nomi andrebbero invece fatti. A cominciare proprio da Maurizio Cipriani, dimissionario, a cui va comunque ascritto il merito di aver cominciato a costruire quello che si vede oggi. Che, non me ne voglia il Presidente, non è partito dalla vacanza di Gallipoli, ma ha preso il via dai faticosissimi (poco pubblicizzati quando non ignorati totalmente) stages e dai Campionati precedenti, passando anche per i tentativi operati da Saverio Adamo in epoca presidenza Verpelli (campionato giovani, giornale online, partecipazione alla Siegerschau). Prima di allora qualche sforzo per il settore era stato fatto, dagli altri responsabili nazionali: Franco Morra (che aveva persino redatto, come Responsabile giovani, un decoroso programma, totalmente disatteso anche se occorre dire che lo stesso Morra se non si è mai imputato più di tanto per realizzarlo, né ha manifestato pubblicamente il suo dissenso rispetto ad alcune iniziative -ad esempio quella della “squadra” per il Campionato Giovani tedesco), Rino Maestroni (da sempre attento al settore e che, senza alcuna carica, da quando ha cominciato a giudicare i sezionali ha sempre invitato, se presenti, i soci juniores a stare in ring con lui) e, andando a ritroso, va ricercato e ascritto alla presidenza Capetti con il fattivo contributo dei responsabili Fausto Gazzetta e Giuseppe Paffoni, il merito di aver istituito la vacanza studio nella seconda metà degli anni novanta. Segnalerei anche il lavoro fatto in sede regionale da qualcuno dei Responsabili di settore, cito, a emblema di quelli che, per il settore giovanile, hanno davvero lavorato, Olimpio Ciciriello (Responsabile Giovani Regione Puglia), gli sforzi compiuti dalle sezioni (lo scorso anno,ad esempio, ho partecipato a un bel sezionale dedicato al settore giovanile alla SAS Lario) e i singoli contributi dei genitori armati di buona volontà. Quello che si vede oggi è il frutto di quegli sforzi (e degli errori commessi) concretizzati dal buon lavoro attuale di Diego Dori, Franco Gaudiano, Stefano Beggiato, Carmela Antodaro (mi scuso con gli altri che hanno contribuito a rendere possibili le esperienze degli ultimi due anni e che non cito), un lavoro che, lo ripeto, è stato iniziato dal Responsabile Nazionale Maurizio Cipriani e portato avanti da lui con molta fatica e, talvolta, poca collaborazione ( e bene ne sono consapevoli Gaudiano e Dori che hanno seguito Cipriani sin dall'inizio del suo mandato). La vacanza di Gallipoli ha reso possibile il consolidarsi, anche a livello di rapporti umani, di un gruppo affiatato di ragazzi. Merito degli sforzi economici voluti dalla dirigenza, dell'impegno dei vari tutor e dei soci SAS delle regioni organizzatrici che hanno dato la loro disponibilità per il compito, non certo facile, di seguire i ragazzi per un'intera settimana,. Ora lo sforzo di tutti dovrà essere rivolto a non creare una elite ma a sforzarsi di lasciare fuori la politica dal settore giovanile e a far crescere nuove leve. Io spero che i grandi non rovinino questi ragazzi e che non si creino dei falsi miti. La fortuna di questo settore è che viene, ad oggi, gestito da persone che hanno ancora, nonostante la sudditanza per i potenti, un senso della società e un'amore per la razza che potrebbero (condizionale d'obbligo) permettere loro di costruire dei futuri allevatori, conduttori, espositori, addestratori, dirigenti migliori di quelli attuali. Un po' mi dispiace che, ad esempio, si continui a non affidare ai ragazzi più giovani i cani in predicato di fare grandi risultati. Bello il gesto di Stefano Beggiato, di lasciare alla figlia la conduzione, per gli ultimi giri, della cagna terza Auslese, ma quanto educativo? Perchè, ad esempio, non affidarle invece la conduzione dello juniores maschi, destinato a fare il sieger della classe? Certo è che raramente ho visto un campionato con così tanti ragazzi. Merito anche dei tanti stranieri presenti (con conduttori e conduttrici giovani anche con soggetti di grandissimo rilievo..basti ricordare i cani presentati da Nina Reuchel, classe 1993).
Merito soprattutto di questi ragazzi che, con grande tenacia, si stanno affacciando a questo mondo con grande grinta e determinazione e di quelli, ormai non più soci juniores, che, con altrettanta tenacia, si sono inseriti in questo mondo. Merito di quegli allevatori che hanno affidato loro i cani. E parlo soprattutto di quegli allevatori che i cani li hanno fatti condurre dai ragazzi più giovani o meno conosciuti, cito, tanto per fare un esempio, Egidio Boselli che si è affidato a un socio juniores della sua regione, Giuseppe Vuolo (classe 1995) per condurre la sua Orgia del Murnighello (decima in giovani femmine).
I ragazzi visti a questo campionato sono stati così tanti che è davvero impossibile citarli tutti .
Musolino, nella riunione tecnica, ne ha citato solo uno, penso proprio per indicare un ragazzo che non si occupa del settore espositivo ma di addestramento (anche se nell'album vedrete un paio di foto, scattate al Campionato Giovani 2010, dove si cimenta nella conduzione in ring): Onofrio Triglia, a questo Campionato riserva dei figuranti degli attacchi (e non avrebbe certo sfigurato anche come titolare).
La citazione di Onofrio, per quanto correttissima, è purtroppo anche emblematica, perchè questo giovanissimo figurante è, indubbiamente, bravo (ne ho scritto in tempi non sospetti nei commenti al Nati e Allevati di Grignasco) ma parrebbe essere già entrato in una logica di poteri e di lobbies che un'associazione seria dovrebbe combattere e non alimentare. Spero di essermi sbagliata. Il punto è: chi devono essere, per questi ragazzi, i miti, i modelli da seguire? Che cosa faranno, da grandi? A me piacerebbe che facessero altro (a cominciare dallo studio) nella loro vita e continuassero a considerare i cani una grande, splendida passione e non soltanto una fonte di reddito o un mezzo per soddisfare le proprie ambizioni personali. Intendiamoci, non trovo nulla di criticabile nel “vivere di cani”, anzi, riuscire a fare di una grande passione il proprio lavoro può essere davvero bello. Ma mi piacerebbe che quelli di questi giovani che intendessero fare dei cani una professione, lo facessero senza mai dimenticare l'amore e il rispetto per il cane e l'attenzione alla tutela della razza (cominciando da salute e carattere, prima che dall'aspetto morfologico).
Io del settore ho scritto già tante volte, anche in occasione dei campionati a loro dedicati (e con dirigenze diverse). Sto cominciando a sentirmi come una di quelle vecchie zitelle che ripetono continuamente le stesse cose...a cui si dà sempre ragione anche perché non le si sopporta più.
Però devo dire che questi ragazzi sono davvero adorabili e, mi ripeto rischiando la retorica, possono fare meglio dei loro padri/maestri/miti/mentori...


Ho raccolto in questo album del Campionato 2012, tutte le immagini in mio possesso dei soci juniores e , comunque, dei ragazzi più giovani (diciamo quelli che nati non oltre il 1985) intervallandole con alcune immagini di anni precedenti, scattate in vari raduni o ai Campionati giovani. Vuole essere un mio piccolo omaggio ai ragazzi, un modo per far loro i miei complimenti, sperando che nessuno si arrabbi , confidando nel fatto che, alla loro età, non si temono ancora gli “amarcord”.
Giovani al Campionato SAS 2012
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Ps: mi scuso se mancherà qualcuno dei giovani che hanno presentato cani a questo Campionato. Purtroppo alcune delle immagini non erano utilizzabili perchè troppo sfocate o prese da lontano. E può anche essere che mi sia sfuggito qualcuno. Ho avuto anche qualche problema con i nomi, perchè non li conosco tutti. Mi dispiace un po' per le poche foto dedicate a Michele Falcone (ex-giovane) che, a questo Campionato, ha fatto più il chiamatore che il presentatore (con la conseguenza che ho trovato a stento una sua immagine). Se qualcuno volesse inviarmi qualche precisazione o correggere qualche errore può scrivere alla mail daniela@canepastoretedesco.info. Chi desiderasse inviare un commento da inserire nell'articolo può invece inviare una mail a redazione@canepastoretedesco.info

Daniela Dondero, 10 ottobre 2012.